“Remember the Alamo”
(San Antonio, Texas 1836)
A sud del Texas, tanto a sud, a poco più di 100 km dal confine con il Messico, da sembrare per colori, allegria e clima, una città centro americana… eppure con un’anima forte, intraprendente e risoluta, prerogativa – questa – decisamente texana.
Un luogo dove sembra che l’integrazione tra le due culture abbia dato in buona parte i suoi frutti. Basta considerare che una bella fetta della sua popolazione é costituita da Tejani, ovvero messicani nati in Texas discendenti delle famiglie originarie stanziatesi qui più di 200 anni fa.
San Antonio racchiude in sè la storia del Texas (e non solo), della sua lotta a fianco del Messico prima, per cacciare gli spagnoli e contro il Messico poi, per ottenere una più che sudata indipendenza, terminata pochi anni dopo con l’annessione agli Stati Uniti d’America, avvenuta nel 1848.
I siti storici, quasi tutti in downtown, sono perfettamente integrati tra le costruzioni moderne tanto da sembrare quasi in sintonia tra loro.
Così ci si ritrova a visitare il mitico Fort Alamo, sede della strenua difesa degli eroi texani (ricordate David Crockett ed il film di John Wayne?) guai a non chiamarli così, contro l’esercito messicano (la cui versione ovviamente é un tantino differente), nel bel mezzo dei grattacieli del centro, sotto lo sguardo vigile della Tower of the Americas che svetta su tutta la città.
Ci sono le vecchie abitazioni perfettamente conservate, come quella del Governatore del Presidio Spagnolo, una splendida dimora d’epoca in stile coloniale, risalente al 1730 o quella del 1830 di Josè Antonio Navarro, famoso Tejano che partecipò attivamente alla lotta per l’indipendenza dal Messico, per non parlare poi della bella San Fernando Cathedral, dove “riposano” gli eroi di Alamo.
A pochi chilometri dal centro si trovano le vecchie Missioni Spagnole (il cui ingresso è sorprendentemente gratuito), costruite intorno al 1700 dai missionari per convertire gli indigeni.
La più bella e’ sicuramente quella di San Jose, uno splendido eremo avvolto da grandi mura, intatto nelle sue costruzioni originali.
Passeggiando al suo interno ci si può davvero fare un’idea di come doveva essere la vita all’epoca.
Se cercate musica e colore (ma anche calore) il posto migliore é sicuramente la Riverwalk, dove una serie infinita di locali, bar e ristoranti dal sapore più o meno TexMex, si alternano lungo il piccolo fiume navigabile che attraversa la città.
Mentre il Mercado, un tipico mercato messicano che si trova poco distante dalla Riverwalk, é il luogo designato per lo shopping, impossibile non dare un’occhiata, fermandosi, magarI, a sgranocchiare tra un acquisto e l’altro due nachos and cheese.
2 Comments
finalmente un posto che ho visto anche io 🙂 grazie Simona che me l’hai fatto vedere con i tuoi occhi..
E adesso mi leggo il tuo post… 😉