Visitare Charleston, South Carolina: 10 luoghi da non perdere

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Visitare Charleston, South Carolina: 10 luoghi da non perdere per scoprire quella che per molti è l’indiscussa “reginetta di bellezza” dell’Old Deep South.

 

Immaginate una storia vecchia quanto quella degli Stati Uniti d’America che racconta di piantagioni di riso, tabacco ed indaco, di ville antebellum, di commerci con le Indie, di assalti dei pirati, della triste tratta degli schiavi e della Guerra Civile Americana.

Molto probabilmente state pensando a Charleston, una delle più belle ed città del sud degli States. Molto apprezzate soprattutto dal ricco turismo costiero.

Charleston Plantation

Una piccola penisola che sbuca, tra le coste frastagliate del South Carolina, direttamente sull’Oceano Atlantico.

Ed un centro storico che rivaleggia in bellezza e fama con altre due antiche “capitali” del vecchio sud, New Orleans e Savannah.

Charleston Old House Style

Un caleidoscopio di colori che va dall’azzurro intenso del cielo, al blu del mare, al pastello delle vecchie abitazioni, al beige ed all’avorio dei ricami, al verde intenso dei giardini segreti, all’arancio acceso dei gustosissimi granchi, fino ad arrivare al bianco soffuso che i vecchi lampioni a gas ancora emanano al crepuscolo per illuminare le stradine acciottolate del centro.

Charleston House Style...

Nota come La Reginetta di bellezza degli States, in alta stagione questa incantevole cittadina viene letteralmente invasa da orde di turisti che dopo appena poche ore trascorse in centro si riversano nelle accoglienti spiagge della costa vicina.

Un vero peccato perchè a fermarcisi un pò di più, magari in bassa stagione quando la calma, i prezzi e le temperature miti la rendono ancora più appetibile, si corre davvero il rischio di innamorarsene.

Abbandonate la macchina, munitevi di scarpe comode, crema solare ed una piantina della città.

Ecco una piccola guida ai luoghi più significativi ed emozionanti di Charleston.

Visitare Charleston: The Historic City Market

The Historic Charlston City Market è un antico mercato di quartiere, che si sviluppa lungo Market St, la via che segna geograficamente l’inizio del centro storico. Ed é, a mio parere, la tappa di partenza ideale per iniziare la visita della città.

Si gira tra i banchi dei prodotti, la cui diversa provenienza mette in luce il crocevia di razze e culture che da sempre, per motivi più o meno nobili, ha caratterizzato questa terra.

Così ci si imbatte nel tipico artgianato delle culture caraibiche, fatto di cesti, cappelli e collane. In quello delle comunità afroamericane, dirette discendenti degli schiavi portati in catene dall’Africa. E delle enigmatiche bambole di pezza in Ain’t Blue, il colore utilizzato negli alloggi degli schiavi delle piantagioni per allontanare gli spiriti maligni. In quello colorato ed allegro dei tipici souvenir della città, nelle degustazioni della cucina locale. Provate gli imbattibili panini al granchio o i cupcakes alla crema di limone.

Ed in una serie di proodotti hand made e vintage come i ricami, le incisioni in pietra, i gioielli, le suppellettili ed i libri sull’intensa e complessa storia della città.

il City Market visto dall'esterno

Charleston City Market

Artigianato caraibico al City Market

Visitare Charleston: Church Street

Percorrere Church Street è come intraprendere una sorta di itinerario, immediatamente a sud del City Market, tra le Chiese storiche più belle della città.

Prima tra tutte la St. Philips Episcopal Churched il suo adiacente, antichissimo cimitero. Un’occasione preziosa per curiosare tra le tombe di personaggi storici, le cui gesta sono raccontate, abitudine abbastanza frequente tra il 700 e l’800, sulle lapidi in marmo subito sotto le date di nascita e morte.

Per chi fosse interessato (basta chiedere ad uno dei tanti visitor informations dislocati lungo Market St), esistono numerosi tour serali che conducono alla scoperta delle storie di fantasmi che da secoli, secondo la tradizione popolare, dimorano in questi luoghi.

 St. Philips Episcopal Church

 St. Philips Episcopal Cemetry

Visitare Charleston: Old Slave Mart Museum

Situato in Chalmers Street, una traversa di Church Street poco dopo il vecchio Docks Street Theater, l’Old Slave Mart Museum è uno degli ultimi Mercati di Schiavi al mondo ancora integro.

Una visita difficile in un luogo che più di tanti altri riesce a far percepire il dolore, la violenza e le costrizioni subite da milioni di persone nel corso del ‘700 e di buona parte dell’800 nel Sud degli Stati Uniti d’America.

Uomini, donne e bambini, letteralmente sradicati, contro la propria volontà, dalle loro terre natie in Africa e nel centro America per essere condotti, in condizioni disumane, nelle città della costa est. Per poi essere venduti come manodopera per i lavori più pesanti nelle piantagioni di riso, tabacco ed indaco della Virginia, del North e del South Carolina, della Georgia, dell’Alabama, del Mississippi e della Louisiana. Tanto per citare alcuni degli stati maggiormente schiavisti del profondo sud.

Davvero agghiacciante il tariffario in cui sono elencati i prezzi di vendita in base all’età.

Si va dai bambini a partire da un anno di vita, valutati intorno ai 10 dollari, fino ad arrivare ai diciottenni robusti ed in salute, il cui prezzo si aggirava sugli 80/90 dollari. Per poi ridiscendere ai 10/5 dollari per gli schiavi che avevano superato i 50 anni. Discorso a parte per le donne i cui prezzi salivano vertiginosamente se giovani e forti. Poiché potevano garantire molteplici parti, tanti figli quindi e di conseguenza altra manodopera totalmente gratuita che avrebbe garantito il futuro delle piantagioni. Senza contare che anch’esse dovevano contribuire al duro lavoro dei campi, e talvolta, cosa ancora più atroce, al divertimento privato dei padroni.

Tutto, in quelle stanze buie di pietra grigia che caratterizzano l’Old Slave Mart Museum è ancora lì.

Gli anelli di ferro usati per tenere fermi gli schiavi durante la compravendita. Ed i raccapriccianti attrezzi medici utilizzati per “constatare” lo stato di salute di quegli “oggetti umani” da parte degli acquirenti, per avere la certezza che il loro fosse davvero un buon affare!

L'ingresso dell'Old Slave Mart Museum

Visitare Charleston: Heyward-Washington House

La Heyward-Washington House è  una delle dimore storiche più antiche della città. Fu costruita nel 1772 per Thomas Heyward jr, uno dei firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.

Il mobilio, così come la grande cucina, il giardino e gli attrezzi da lavoro, sono tutti rigorosamente originali. Se volete farvi un’idea di come doveva essere la vita di un ricco proprietario terriero del sud nel periodo antecedente la Guerra Civile, questo é decisamente il posto giusto.

La casa si trova, proseguendo in direzione White Point Gardens, in Church Street, poco prima dell’incrocio con Tradd Street.

Heyward Washington House

Visitare Charleston: The Battery

Situata sull’estremità sud della penisola, l’area denominata The Battery si sviluppa lungo una rilassante passeggiata con una spettacolare vista sulla baia e sul Fort Summer.

The Battery

Visitare Charleston: Raimbow Row

Risalendo ad est lungo, sempre lungo The Battery,  si incontra uno dei quartieri più caratteristici di Charleston, Raimbow Row.

Una ricca e variegata serie di case a schiera dalle più svariate gradazioni di colori pastello. Molto amata dai fotografi che vengono qui a riprenderla nelle diverse ore del giorno, dall’alba al tramonto.

Raimbow Row

Raimbow Row

Visitare Charleston: Old Exchange Building

L’Old Exchange Building si trova in East Bay Street all’incrocio con Broad Street.

Questo imponente edificio nato intorno al 1770 come sede della Dogana venne successivamente utilizzato come Prigione per i Pirati catturati durante gli attacchi ai vascelli carichi di merci.

Le vecchie segrete sono visitabili. Le guide in costume, estremamente preparate, raccontano con dovizia di particolari aneddoti ed episodi legati all’epopea dei pirati.

All’interno c’é anche un piccolo museo che illustra la storia dei traffici marittimi del South Carolina, dal 1700 in poi.

Old Exchange Building

Visitare Charleston: Patriots Point e Fort Sumter

Risalendo ancora lungo East Bay Street e poi verso Concord Street si raggiunge Patriots Point.

Un luogo che offre un altro spettacolare colpo d’occhio sulla baia e, soprattutto, punto di partenza per le escursioni in barca dirette all’isolotto sul quale sorge lo storico Fort Sumter. Oggi Monumento Nazionale.

Il sito in cui, nell’aprile del 1861, é stato sparato il primo colpo di cannone della Guerra Civile Americana.

E’ considerato oggi a tutti gli effetti una sorta di luogo sacro, specie per gli irriducibili conservatori del Sud.

Fort Summer

Visitare Charleston: Aiken Rhett House

Se siete desiderosi di vedere una vera piantagione antebellum, perfettamente conservata, allora é il caso di pianificare la visita dell’Aiken Rhett House.

Una tipica dimora d’epoca dall’architettura classicheggiante, con al suo interno gli autentici alloggi destinati agli schiavi della proprietà.

La trovate a nord del centro storico di Charleston, in Judith Street.

Aiken Rhett House

Visitare Charleston: South Carolina Aquarium

Il South Carolina Aquarium è considerato l’acquario più grande dello stato.

Una delle più recenti attrazioni di Charleston, che offre una panoramica sulla fauna marina delle coste del South Carolina, dei suoi fiumi e delle paludi dei vicini Monti Appalachi.

Imperdibile il Great Ocean Tank, una gigantesca vasca di squali e strani, coloratissimi pesci provenienti dalle calde acque del “vicino” Mar dei Caraibi.

 

 

 


2 Comments

  1. Anna ha detto:

    Bellissimo reportage ed ottime indicazioni
    come sempre 🙂

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