New York City, ma davvero li volete i “consigli per l’uso”?

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New York City, ma davvero li volete i “consigli per l’uso”?

Sempre più spesso ormai mi capita di leggere, nell’immenso groviglio di informazioni più o meno utili della rete… consigli, montagne di consigli riguardo la città di New York.

Tutti, praticamente tutti, da chi c’é stato una sola volta, a chi dieci, a chi ahimè esiste anche questa categoria non ci é stato mai (eppure continua a dispensare magicamente “sagge” indicazioni) non riescono a resistere al desiderio di dire, lasciando intendere che non esiste altro modo, la loro su cosa fare, dove andare, cosa vedere, cosa evitare, dove mangiare, dove dormire, come muoversi, il tutto “condito” dal solito interminabile pamphlet sulla città che non dorme mai, bellissima, spettacolare, unica, etc.

Manhattan, New York City

 

Devo riconoscere che New York é una città fuori dal comune e che nell’immaginario collettivo evoca da sempre epoche, avvenimenti, mode, film e personaggi che in un modo o nell’altro hanno fatto storia.

E’ il simbolo di tutti perchè ingloba tutto, come ho gia detto diverse volte e’ un microcosmo (neanche tanto piccolo, poi) di contrasti, di etnie, suoni, sapori, abitudini, religioni che, incredibilmente, coesistono, senza darsi, quasi mai, fastidio!!

Io per prima ne sono magneticamente attratta, non riesco a fare a meno per quanto mi sia possibile di ritornare così come non riesco a non “raccontarla” in queste pagine a modo mio come sempre. Ecco si tratta di racconti, impressioni, spunti e punti di vista, non certo di consigli da seguire tassativamente.

Per me tutto quello che si dovrebbe sapere su New York, oltre a fornirsi di una cartina con annessa metro map, é che non ci sono.. consigli per l’uso!

E’ una città che si gira, o meglio si lascia girare, benissimo da soli, le attrazioni turistiche (ed i tickets cumulativi per visitarle, utili più che altro per evitare le code) sono talmente note che basterà fare riferimento ad un’unica, semplice guida cartacea, recuperabile ovunque.

Per il resto che dire in tante volte a New York difficilmente ho mangiato nello stesso posto, in questo senso mi sono sempre fatta portare dall’istinto e non ho mai seguito i consigli su chi mi indicava un locale a dispetto di un altro perchè il gusto così come la percezione dei luoghi in generale é una cosa davvero particolare e quello che piace ad uno non necessariamente piace ad altri, specie poi in un melting pot di ristoranti come quelli presenti a NYC.

Non vi dirò che dovete assolutamente andare ad ascoltare il Gospel proprio ad Harlem durante le funzioni domenicali, cosa che personalmente ho trovato un pò troppo “costruita”, così come non vi consiglierò di godervi obbligatoriamente il tramonto su Manhattan dal Brooklyn Bridge solo perchè per me é uno dei più belli sulla città, come di preferire la vista del Top of the Rock all’Empire e viceversa o di visitare il Moma anzichè il Guggenehim o di fare necessariamente shopping sulla 5Th avenue quando basterebbe spostarsi sulla 6Th verso Lower Manhattan per scoprire che i veri affari si fanno lì.

 

Tramonto a NYC

Ecco, quello che onestamente sento di consigliarvi é  di seguire i vostri gusti e le vostre inclinazioni, specie in fatto di musei, di non farvi prendere dalla frenesia di dover vedere tutto obbligatoriamente, credetemi in una sola volta é davvero impossibile, a meno che non abbiate in mente di fermarvi per un mese, di girare a piedi tanto, di curiosare anche negli angoli in cui secondo la guida non c’é poi chi sa cosa, non immaginate le bellezze che ho scoperto così, di visitare un luogo che vi ispira anche se qualcuno che ci é stato prima di voi ve lo ha sconsigliato perchè magari non gli é piaciuto, credetemi New York é una città estremamente soggettiva.

Poi certo é giusto e consigliabile informarsi, specie prima di partire, su tutto ciò che la città offre, su tutto ciò che al momento del vostro soggiorno é visitabile o meno, per farvi un’idea e per “ottimizzare” i tempi.

Alla fine però quello che conta é vedere ciò che si desidera senza farsi prendere da quell’ansia da prestazione che molti post “on line” (tra i quali chi sa, forse, ci sono anche i miei) trasmettono.

Detto questo non posso che augurarvi di godervela nel modo migliore, il vostro!

19 Comments

  1. Giovy ha detto:

    Proprio oggi anch’io ho pubblicato qualcosa su NY.
    Hai ragione a dire che si tratti di una città così microcosmo che va vissuta più che letta sui post di qualcuno.
    Su questa città ci possono essere emozioni e suggestioni (come la tua del tramonto su Brooklyn oppure io che parlo di Katz’s Deli) ma ognuno dovrebbe costruire la propria esperienza targata Grande Mela.

    • simona sacri ha detto:

      Esatto Giovy, hai inteso il senso del mio post.
      Molti lettori mi dicono che, leggendo la marea di informazioni che il web da su NYC, vengono quasi presi dallo sconforto.
      Per quanto noi possiamo raccontare questa meravigliosa citta’, ad ognuno di noi regalera’ sempre emozioni diverse e speciali…

  2. Elena ha detto:

    Credo che questo valga per NYC come per quasi tutte le altre grandi (ma anche piccole) città (e luoghi) in giro per il globo.
    Leggere e informarsi su attività, cose da vedere, luoghi dove poter mangiare e simili può essere utile, se poi arrivati nel luogo lo si vive, serenamente lasciandosi portare dal proprio istinto e creandosi un proprio bagaglio di esperienza ed emozioni. Magari da condividere.

    • simona sacri ha detto:

      Sono daccordo anche se credo che per NYC il discorso abbia ancora maggior valore. Essendo la citta’ piu’ visitata e “raccontata” al mondo, molti si sentono quasi “smarriti” nella miriade di informazioni, piu’ o meno esatte, che girano per il web.

  3. federchicca ha detto:

    Quoto Elena anche io, pensare di scrivere di un posto senza averlo mai visto parlando di “città che non dorme mai” e cose da sentito dire non si legge, altra cosa è invece quando si fanno delle analisi comparative o quando ancora si ha un autore sul posto, come nel caso di Viaggi Low Cost, che “dispensa” consigli proprio per questo motivo 🙂

    Sto leggendo i tuoi post su New York e tu sai perché 🙂

  4. Manuela ha detto:

    Ognuno deve viverla come crede. Hai perfettamente ragione 🙂
    Quanto adoro i tuoi post sull’America!

  5. Beh io sono passata di qui perché so che di New York sei una grande esperta e voglio essere un po’ preparata prima di andarci: ho bisogno di fare ordine e capire cosa non voglio perdermi assolutamente in questa mia prima volta in città.
    Per il resto credo che per quanto ne leggerò, anche senza volerlo, finirò per lasciarmi trasportare dalla mia disorganizzazione e dalla mia testa tra le nuvole!
    Intanto curioso tra le tue parole cercando di colmare almeno con la lettura quell’enorme voglia di “essere già lì” che mi invade! 🙂

    • simona sacri ha detto:

      Brava Vale lo spirito giusto e’ proprio questo… lasciarsi trasportare dalla “testa tra le nuvole”!!
      Spero che tu possa trovare qualcosa di interessante tra i miei post… 🙂

  6. gianluca ha detto:

    secondo la mia esperienza personale è totalmente inutile programmare giorno per giorno la vacanza in una città come NY, appena arrivi in questa città si capisce che è impossibile mantenere tabelle di marcia per visitare tutto, sia per la sua vastità che per le innumerevoli cose da fare, sarete costretti ad rivedere i vostri piani ora dopo ora come se vi trovaste in un enorme parco giochi… io sono stato nel periodo di capodanno, un sogno ad occhi aperti, una vacanza molto impegnativi dato il periodo…la cosa incredibile che ho provato è che una volta nel cuore della città vi sentirete parte del ciclo di vita metropolitano, non sentirete stanchezza ne sonno ne fame sarete attratti come falene davanti a una luce e quindi sarete mossi solo dall’istinto …

  7. “credetemi New York é una città estremamente soggettiva”…bel post “tranquillizzante” che mi ero persa. Quanto è vero! La prima volta che sono andata ho dovuto passare 2 giorni (gli unici che avevo) a dire”tanto ci torno prima o poi, tanto ci torno”… PErchè altrimenti, altro che ansia da prestazione!

    • Simona ha detto:

      New York può essere tutto ed il contrario di tutto a seconda degli occhi che la osservano… conviene rilassarsi e farsi portare dall’istinto, c’é da divertirsi!!

  8. Ciao Simona, personalmente ho scritto io che vale la pena una messa ad Harlem per i cori domenicali, e mi spiace sapere che sembra troppo “costruito”, io ho voluto esprimere le mie emozioni e sensazioni perchè adoro il gospel per esempio. E’ vero NY è una città che si può e si deve visitare con la sola mappa in mano, lasciandosi guidare, ma sono tanti quelli che invece chiedono e cercano informazioni precise perchè in una città così grande e diversa si sentono persi . Forse non servono consigli, hai ragione, ma raccontare le proprio emozioni, ovviamente scontate per chi ci è stato solo una volta, è anche un modo per far semplicemente venir voglia di partire. Questo vale per ogni viaggio e ogni destinazione, tutto è soggettivo, ma a volte i post vogliono solo essere racconti di viaggio fini a se stessi. 😉

    • Simona ha detto:

      Cara Monique, mi dispiace che tu l’abbia presa sul personale…
      Se avessi letto bene il mio post avresti notato che io per prima (e cito…”non vi consiglierò di godervi obbligatoriamente il tramonto su Manhattan dal Brooklyn Bridge solo perchè per me é uno dei più belli sulla città”) non mi sento di offrire consigli tassativi, come molti son soliti fare, perchè New York E’ UNA CITTA’ ESTREMAMENTE SOGGETTIVA (altra citazione… cioè ad ognuno gli piace quel che gli pare).
      L’abbondanza di PER ME e a PARER MIO nei miei post dovrebbero tra l’altro lasciar comprendere abbastanza chiaramente che si tratta di mie impressioni, condivisibili o meno!!
      E tra l’altro il post risale al gennaio del 2014, non é riferito a te, neanche ti conoscevo.
      Il Gospel ad Harlem (portato come esempio perchè ci sono diverse situazioni turistiche che IO PERSONALMENTE non amo di NY…) non mi ha convinto ( e ne ho visto più di uno), mi é sembrato davvero costruito ed in virtù della sincerità e del rispetto che devo ai miei lettori continuerò ad asserirlo, anche se il Presidente degli Stati Uniti in persona proclamasse il contrario.

      Spero di aver fugato i tuoi dubbi, buona giornata, Simona 🙂

  9. Ciao Simona, ma figurati non l’ho presa sul personale, anzi ho condiviso ampiamente i tuoi “non consigli” di viaggio 😉 ho solo precisato sul gospel perchè, che ci vuoi fare, a me piace e mi sono commossa. Sinceramente un po’ ti invidio, e spero di andare così tante volte a New York per avere una visione più ampia perchè mi sono fermata pochissimo purtroppo! Buoni Viaggi! Auguri di Buon Natale. Ciau. PS: foto splendide sul tuo blog. Ciao Monica

  10. Dimenticavo, scusa i “miei” deliri, ma scrivo con la febbre, uff. Ciau

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