Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze, l’antico “Spedale” dei bambini

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Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze, l’antico “Spedale” dei bambini

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze

 

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze: un percorso tra arte, storia, architettura e “cultura fiorentina”. Dall’antico “Spedale”, storico centro d’accoglienza per bambini abbandonati (il cui istituto è attivo ancora oggi), al ricco ed affascinante polo museale, fiore all’occhiello del patrimonio storico-culturale della città. Informazioni e consigli per vivere un’esperienza unica ed insolita.

 

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze

 

Il Museo degli Innocenti di Firenze si trova in Piazza Santissima Annunziata, all’interno dell’antico Spedale degli Innocenti, un complesso monumentale progettato da Filippo Brunelleschi, primo istituto in Europa, in attività dal 1445, dedicato alla cura e all’assistenza all’infanzia.

La visita si sviluppa lungo un percorso espositivo che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo che si articola tra arte, storia e architettura, dalla nascita delll’Istituto degli Innocenti  all’esposizione di opere d’arte – accumulate nel corso dei secoli da donazioni e commissioni dirette di benefattori – di artisti come Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Bartolomeo di Giovanni, Pietro di Cosimo, Neri di Bicci, ed i ceramisti Luca ed Andrea della Robbia.

Un’esperienza decisamente unica in quel meraviglioso crogiuolo di arte, storia e cultura che è Firenze!

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze

 

Visitare il Museo degli Innocenti: storia e curiosità dell’istituto degli Innocenti

Una “reggia per bambini”, così l’architetto Giovanni Michelucci definì l’Ospedale degli Innocenti.

La costruzione dell’Ospedale di Santa Maria degli Innocenti fu intrapresa nel 1419 per volere della Corporazione dell’Arte della Seta nell’intento di creare un luogo adatto all’accoglienza dei tanti bambini abbandonati. La progettazione dell’edificio fu affidata a Filippo Brunelleschi.

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze, particolare con i Putti in fasce di della Robbia

Lo Spedale, così veniva definito all’epoca, fu inaugurato il 5 Febbraio del 1445 con l’ingresso della prima bambina – a cui fu dato il nome di Agata Smeralda, in onore alla santa di quel particolare giorno – abbandonata anonimamente nella Pila, una grande acquasantiera in pietra, poi inserita in una finestra laterale del porticato d’accesso detta “Finestra dell’accoglienza”, in cui venivano lasciati i piccoli assieme ad un oggetto per un eventuale futuro riconoscimento.

Capitava spesso infatti che le famiglie indigenti, impossibilitate a prendersene cura, lasciassero i piccoli all’ospedale per poi tornare a recuperarli quando le migliori condizioni economiche avrebbero permesso loro di farlo.

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze: medaglia spezzata, simbolo di riconoscimento lasciato al neonato

I neonati venivano allattati dalle balie, successivamente nel corso della loro crescita, se non reclamati, vanivano avviati allo studio di un mestiere.

Ancora oggi l’Istituto continua ad occuparsi di accoglienza ed inclusività, con programmi specifici e servizi educativi per bambini ed adolescenti.

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze, la “Finestra dell’accoglienza”

Visitare il Museo degli Innocenti: il percorso espositivo

Il percorso espositivo del Museo degli Innocenti si sviluppa attorno al tema dell’accoglienza e dell’inclusione, e a ciò che l’Istituto degli Innocenti ha fatto e rappresentato nei suoi 6 secoli di attività, dalla memoria documentaria della sua gestione al ricco patrimonio artistico-culturale accumulato nel corso del tempo.

Storia, Architettura ed Arte, questi i momenti salienti dell’esperienza all’interno del Museo degli Innocenti.

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze

Si parte dal piano interrato con la narrazione dell’evoluzione storica dell’Istituto – attraverso l’esposizione di documenti, cimeli e preziosi ed antichi oggetti artistici – per poi proseguire verso i piani superiori con la visita dei luoghi dell’antico “Spedale”, ed infine delle preziose opere d’arte.

Tra tutte la Madonna con Bambino di Luca della Robbia, la Madonna con Bambino ed un angelo di Sandro Botticelli, l’Adorazione dei Magi di Domenico Ghirlandaio e due degli splendidi Putti in fasce di Andrea della Robbia, realizzati con la tecnica della terracotta invetriata, originariamente esposti sul loggiato assieme agli altri 8 ancora presenti, e simbolo indiscusso dell’Istituto degli Innocenti nei secoli.

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze, “Madonna con Bambino” di Luca della Robbia

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze: Adorazione dei Magi di Domenico Ghirlandaio

Visitare il Museo degli Innocenti a Firenze: putto in fasce di Andrea della Robbia

Visitare il Museo degli Innocenti: il mio consiglio per vivere un’esperienza unica ed insolita assieme a Destination Florence 

Il mio consiglio per organizzare al meglio la visita del Museo degli Innocenti – oltre a tutte le altre esperienze che è possibile fare a Firenze – e godervi la città in maniera più autentica e rilassata è quello di affidarvi a Destination Florence, unico sito ufficiale della città che porta avanti collaborazioni dirette con i migliori operatori del territorio tra Firenze ed i suoi ricchi e variegati dintorni, oltre a teatri, musei e partner del comune.

Una scelta sicura, per programmare il viaggio in totale serenità, ed etica, per entrare in contatto con le vere risorse umane del turismo locale nella prenotazione di hotel, esperienze di livello ed attività uniche ed indimenticabili.

Vi ricordo inoltre che fino al 31 Gennaio 2022 con il biglietto d’ingresso al museo avrete modo di accedere all’esposizione temporanea I LOVE LEGO,  una mostra dedicata ai bambini di oggi, con un sguardo su quelli di “ieri”, in un perfetto connubio tra “la classicità dei grandi capolavori della storia dell’arte con la contemporaneità del mondo Lego.”

 

 

Articolo scritto in collaborazione con Destination Florence.

 

2 Comments

  1. Andrea Costa ha detto:

    Bell’articolo e bellissime foto. Grazie Simo, dagli USA a Firenze!
    Mi permetto di aggiungere, già che uno è lì, di ammirare gli affreschi della SS. Annunziata, di Andrea Del Sarto e altri, che fra l’altro è pure gratis.
    (anche se il capolavoro del Sarto, la Madonna del Sacco, non sempre si riesce a vedere, e il San Luca di Vasari, quasi mai)
    E nella piazza, le due magnifiche fontane di Pietro Tacca ammirate (e disegnate) anche da Édouard Manet nel suo soggiorno a Firenze nel 1857.

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