Una visita all’ONU, New York: il percorso, i consigli e le impressioni

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Una visita all’ONU, New York: il percorso, i consigli e le impressioni

Una visita all’ONU, New York: il percorso, i consigli e le impressioni per scoprire storia, attività e curiosità del Palazzo di vetro più famoso di Nyc.

 

La prima cosa che vi diranno al principio della vostra visita all’ONU, una volta varcata la soglia e passati tutti gli scrupolosissimi e più che doverosi controlli di sicurezza, é che non siete più né a New York né negli Stati Uniti.

Negli edifici che compongono l’ONU, vige il principio della extraterritorialità, consideratevi quindi in una sorta di stato astratto ed inviolabile, con una propria, speciale giurisdizione.

ONU, il Palazzo di Vetro

Visita all’ONU: il percorso, i consigli e le impressioni

La visita, necessariamente ed obbligatoriamente guidata, dopo un’introduzione di benvenuto, fatta con un messaggio registrato da Ban Ki Moon, l’attuale segretario delle Nazioni Unite, vi condurrà alla scoperta delle attività di questa organizzazione mondiale.

Un "casco blu"

Scoprirete la sua storia, la collezione dei suoi preziosi oggetti d’arte, donati nel corso del tempo dai membri dell’Onu, i 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, disegnati su grandi tele dall’artista brasiliano Octavio Roth.

Avrete modo di visionare personalmente i cimeli provenienti dai siti di Nagasaki e Hiroshima, drammaticamente deformati dagli effetti dell’atomica, a cui si aggiungono mine  provenienti da diversi scenari bellici ed un particolare fucile, l’Escopetarra, trasformato da un artista colombiano in una chitarra, con l’intento di creare da qualcosa di terribile un tangibile simbolo di pace.

I quadri rappresentanti i

Il percorso si snoda attraverso un filo conduttore, che é poi lo scopo principale dell’ ONU, pace e sicurezza.

Mantenere la  pace mondiale o quantomeno provarci aggiungerei, tentando di risolvere le controversie tra i vari stati evitando l’uso della forza, contribuendo a raffreddare le crisi internazionali, lavorando instancabilmente sul piano umanitario per soccorrere le popolazioni dei territori interessati da conflitti.

E’ un lavoro immane, difficile, in molti casi impossibile da portare a termine, nonostante ciò camminando per le varie sale dell’esposizione ed ascoltando le parole piene di fiducia e speranza della stessa guida non si può non convincersi che quella sia la strada giusta da seguire e che valga comunque la pena provarci, sempre.

Dichiarazione dell'ONU...

La parte finale della visita all’ONU é senza dubbio la più emozionante.

Si entra per davvero nella sala dell’Assemblea Generale, la più grande sala riunioni delle Nazioni Unite, immensa, a gradinate, solenne. Qui si riuniscono i 192 membri delle Nazioni Unite per discutere dei vari problemi mondiali, qui é possibile vedere confrontarsi faccia a faccia e con il solo “uso” della parola, delegati di paesi storicamente nemici giurati.

Nella sala dell' Assemblea Generale

La "postazione" dell'Italia!!

E’ sicuramente un luogo molto speciale ed a fine visita non si può fare a meno di soffermarsi, seduti proprio in quelle gradinate, a pensare quanto le decisioni e gli accordi presi qui abbiano notevolmente cambiato le sorti della nostra storia recente in più di un’occasione.

 

Una pistola che non può sparare, benvenuti all'ONU!!

Uscendo dal Palazzo di Vetro, quasi a voler ribadire ancora una volta il concetto di fondo che motiva l’operato delle Nazioni Unite, troverete una singolare scultura, il cui impatto visivo e’ davvero molto, molto efficace, si tratta di una gigantesca pistola annodata nella canna.

Cosa può essere più evocativo di una pistola che non puo’ sparare?

 

4 Comments

  1. Ezio ha detto:

    Davvero utile. Penso di segnare tutto per il prossimo ritorno negli States! 😀

  2. Chiara ha detto:

    Ma bisogna prenotare qualcosa in anticipo o si va la in giornata?mi piacerebbe un sacco farla…quando tornerò nell’amata NY

    • Simona Sacri ha detto:

      Ciao Chiara, se vuoi farla in lingua italiana ti consiglio di prenotare con largo anticipo, ce ne sono poche durante la settimana.
      Più semplice riuscire a inserirsi in una in lingua inglese sul posto.
      Io consiglio comunque di prenotare, specie nel periodo estivo o natalizio, di altissima affluenza.

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