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Cosa vedere nel Bronx di unico, insolito e speciale?
Perché non iniziare con il visitare City Island.
Provate ad immaginare una lingua di terra poco più lunga di 2 km e larga 0.5.
Il gelido vento dell’Oceano (che d’estate si trasforma in una tiepida brezza marina), i pescherecci in entrata e le barche a vela nelle rimesse, un antico faro in lontananza posto proprio all’ingresso della baia ed un vecchio diner in cui scambiare chiacchiere con i locali sul tempo e sugli avvenimenti sportivi del giorno.
Ed ancora gallerie d’arte e i negozi di antiquariato lungo la main street – l’inconfondibile City Island Ave – le case in legno con le sedie a dondolo ed i vasi di fiori sui porticati e, come se tutto questo non fosse già abbastanza, il luogo perfetto dove gustare squisite aragoste, crab cake (torta di granchio) e pesce fresco in grande quantità senza spendere necessariamente un capitale.
Lo so state pensando a qualche cittadina sulla costa del New England.
E invece no si tratta di City Island, una piccola, deliziosa isola a nord est del Bronx, circondata dalle acque del Long Island Sound e di Eastchester Bay.
Per me il luogo ideale per allontanarsi per qualche ora dal caos di Manhattan e vivere un’esperienza autentica, immergendosi nelle tradizioni di una genuina, originale ed accogliente comunità locale che ama definirsi, come cita lo slogan turistico, “una (piccola) Martha’s Vineyard con tutto il sapore del Bronx“.
Gli Indiani nativi Siwanoy – staccatisi dalla grande tribù dei Wappinger che occupava in passato buona parte della costa di New York e del Connecticut – colonizzarono City island ed i territori vicini (una buona parte dell’attuale Bronx) più di 500 anni fa e ne fecero il loro centro vitale dedicandosi principalmente alla caccia, ai commerci con le tribù vicine ed alla pesca.
Poi arrivarono gli olandesi e gli inglesi a reclamarne la proprietà in virtù della posizione strategica all’ingresso del Long Island Sound, trasformando l’isola nel punto d’approdo di buona parte delle loro flotte navali.
Terminata la Guerra d’Indipendenza, City Island divenne a tutti gli effetti un territorio newyorkese e tornò ad essere meta prediletta della piccola comunità di pescatori locali, appassionati di oggetti vintage e coltivatori di ostriche.
A partire dalla fine del 1800 furono costruiti i cantieri navali che durante la Seconda Guerra Mondiale ospitarono la costruzione di navi da guerra e sottomarini della US Navy.
Visitare City Island oggi permette non solo di godere dei suoi splendidi scorci sulla baia e sui grattacieli di Manhattan sullo sfondo ma anche di entrare in connessione con la sua incredibile storia, orgogliosamente raccontata dalla piccola comunità di abitanti che la popola – circa 4.500 persone che in estate raddoppiano con l’arrivo dei turisti e degli appassionati di vela – assieme alla variopinta e rumorosa colonia di Monk Parrots, i cosiddetti Parrochetti Monaci, una singolare specie di pappagalli stanziatisi secoli fa sulla costa newyorkese.
Cosa vedere nel Bronx: passeggiando lungo City Island Ave, murales in memoria dell’11 settembre 2001
Come scrivevo all’inizio City Island è poco più di una lingua di terra di 2 km.
Tutta la vita locale (e sociale) si sviluppa lungo l’arteria principale, City Island Ave, dove si concentrano i negozi d’antiquariato, le gallerie d’arte, il vecchio City Island Diner in cui buona parte della comunità è solita fare colazione (provate i muffins al mirtillo “della casa”, non ve ne pentirete) ed i numerosi ristoranti di pesce.
Tra i tanti (ce ne sono circa una quindicina) segnalo il Seafood City, all’ingresso dell’isola, una sorta di fast food di pesce fresco dove è possibile mangiare con circa 29$ una ricca grigliata di pesce con aragosta inclusa, The Lobster House (al 691 di Bridge St) che propone deliziose aragoste con contorno sui 35$ e Crab Shanty (al 361 di City Island Ave) famoso per la cab cake e per un fantastico pane all’aglio tostato.
Un ottimo punto di partenza per la scoperta di City Island è il Nautical Museum, che si trova al 190 di Fordham Street, in un edificio scolastico storico risalente al 1897.
Il museo ripercorre la storia nautica dell’isola – con una serie di reperti risalenti alla Guerra di Secessione e a quella Civile – ed ospita una serie di eventi culturali e tradizionali che spesso coinvolgono l’intera comunità.
Merita una visita anche la Grace Episcopal Church, al 116 di City island Ave, costruita nel 1860 dai falegnami del vicino cantiere navale – che si ispirarono nella forma alla struttura di un vecchio vascello – ed il suggestivo Pelham Cemetery, in King Avenue, con la sua spettacolare vista su Hart Island ed i vecchi sepolcri risalenti alla Guerra d’indipendenza.
Esplorate senza fretta le vie laterali della main street per scoprirne gli scorci, i porticcioli privati, le graziose case in legno, i patii, i negozi vintage e di antiquariato (dove capita di poter trovare in pieno orario lavorativo un “torno subito” ed essere esortati a lasciare un messaggio su un notes appeso alla porta d’ingresso) e le suggestive vedute sulla baia e sulla costa circostante.
Sull’isola esistono diversi b&b gestiti direttamente da persone del posto tramite Airbnb, se avete tempo valutate l’idea di trascorrervi una notte.
A mio avviso i periodi migliori per godere della vera essenza dell’isola sono l’autunno e la primavera (e devo riconoscere che anche in pieno inverno City Island ha un fascino tutto suo), considerato che d’estate City island, specialmente nei weekend, viene letteralmente presa d’assalto da turisti e newyorkesi desiderosi di trascorrere una giornata di relax al mare.
Raggiungere e visitare City Island è estremamente semplice.
Da Manhattan ci si arriva in circa 40 minuti di metro utilizzando la Linea 6 e scendendo al capolinea Pelham Bay Park. All’uscita della metro prendete il bus BX29 (la metrocard è valida anche per il bus) che in circa 10 minuti conduce fino a City Island Ave.
Scendete al capolinea (l’ultima fermata prima che il bus inverta il percorso, al termine dell’isola) in modo da avere la possibilità si esplorare con calma tutta City Island – che si gira tranquillamente a piedi – prima di concedervi un gustoso pasto a base di aragosta e pesce fresco.
“City Island?
Martha’s Vineyard with a Bronx accent”
(Michael Shanley, The Island Current)