“Essere a Memphis in Tennessee e non visitare Graceland
é un pò come essere a Roma e non andare al Colosseo..”
Mi ripetevano in molti una volta giunta nella capitale indiscussa della musica rock americana.
E’ facilmente intuibile che il paragone fosse un tantino, o forse é meglio dire molto, esagerato.
Del resto siamo in America e qui sono così bravi a fare di un briciolo di sabbia una montagna.
Nonostante ciò, mi sono lasciata prendere dall’euforia delle orde di turisti che da ogni parte del mondo accorrono qui a frotte per visitare la dimora del mitico, unico, incontrastato re del rock “made in USA”… il mitico Elvis Presley!
Graceland, la sua residenza privata, si trova ad una ventina di chilometri fuori Memphis.
Ci si arriva comodamente con le navette gratuite (al cui interno, tanto per ingannare l’attesa, viene trasmesso su uno schermo ininterrottamente il meglio delle sue canzoni) che partono ogni mezz’ora da diversi punti della città.
L’arrivo attraverso l’Elvis Presley Boulevard, il lungo viale che conduce al centro visitatori, lascia a bocca aperta. Un vero e proprio parco a tema in stile anni’50 con tanto di hotels, ristoranti, negozi di souvenir, musei, caffetterie… tutto, tanto, troppo legato al mito intramontabile di Elvis.
La sorpresa più grande, oltre al vedere il fiume di gente (giovani ed anziani) che diligentemente si mette in fila alla biglietteria, é senza dubbio il costo del biglietto, davvero eccessivo se si considera la durata e la “consistenza” della visita, 33$ (a persona naturalmente) per la sola casa, 38$ se ci si aggiunge il museo con le sue macchine e quello degli aerei.
All’orario stabilito nel biglietto d’ingresso una navetta, un’altra, conduce i turisti nell’attesissima Graceland.
A vederla da fuori non sembra poi così male, una bella dimora di campagna classica, neanche eccessivamente grande, circondata da un immenso giardino.
L’interno merita un discorso a parte.
Lo stile é quello degli anni’70 con qualche stravaganza in più magari e questo é di per sè ai nostri occhi già abbastanza kitsch, la cosa strana é che la casa é davvero piccola ed essenziale, poche stanze, due salotti (uno di rappresentanza ed uno per gli amici), una semplice cucina ed una sala relax.
Un’uscita laterale conduce allo studio privato, alle scuderie ed alle esposizioni dei suoi trofei, davvero tantissimi, e degli abiti di scena, avete presente le tute colorate con i brillantini e le borchie colorate!?
Il giro, che dura più o meno una quarantina di minuti, termina nel giardino del cosiddetto Meditation Garden dove Elvis riposa, in una tomba sempre ricoperta di fiori e messaggi, accanto ai suoi genitori.
Qui la fila rallenta, c’é chi si ferma a pregare, c’é chi piange, chi lascia un fiore, chi si emoziona, chi scatta tante foto per paura di perdersi qualcosa.
E poi ci sono io, incredula per l’onda emotiva che questo personaggio ancora suscita a tanti anni dalla sua morte, pensierosa per la scoperta di un normalissimo Elvis privato, decisamente contrastante con gli eccessi del suo personaggio pubblico, interdetta per il baraccone da fiera, con più che palesi fini economici, che i suoi eredi hanno creato attorno alla sua figura, convinta che in fondo lui stesso non avrebbe gradito tutto questo trambusto.
Se capitate a Memphis e siete dei fan di Elvis o semplicemente avete voglia di saperne qualcosa di più sulla sua musica e sul periodo d’oro del rock anni’50, avete davvero l’imbarazzo della scelta.
Oltre a Graceland troverete tanto, e di più.
C’é il Sun Studio (la cui visita é davvero emozionante) dove e’ nato il Rock and Roll e dove a tutt’oggi i più grandi cantanti incidono i loro successi, c’é il Memphis Museum Rock and Soul, che racconta l’evoluzione e la fusione di questi due generi musicali, e c’é Beale Street, dove si può ascoltare rigorosamente dal vivo la musica di Elvis e molto, molto altro ancora.
L’immagine è una cosa, mentre l’uomo è un’altra.
E’ molto difficile vivere dietro ad un’immagine.
(Elvis Presley)
8 Comments
Ciao!
Che curioso! Sono stato a Memphis proprio 2 settimane fa e quasi quasi ci casco anch’io nella trappola Graceland! La cosa già non mi convenceva molto, ma come dici tu…come si può andare a Roma e non visitare il Colosseo? Quando siamo arrivati al posteggio e volevano farci pagare altri 10$ x lasciare l’auto abbiamo messo la retro e abbiamo puntato sul Rock and Soul museum!
Se vuoi farti un’idea delle mie sensazioni ti lascio il link al mio post sul viaggio:
adesso do un’occhiata al resto del blog 😛
un saluto
jack
Ciao Jack, visto abbiamo avuto la stessa sensazione, solo che te sei stato piu’ bravo di me, hai resistito 😉
Bello il tuo post, complimenti anche per il blog, scrivi molto bene, ti seguiro’… ma adesso sei ancora negli States??
P.S.Io sono stata a Memphis dal 12 al 15 ottobre, per poco non ci siamo incontrati!!!
C’è mancato un pelo sì! eheheh
Io sarò negli USA fino alla fine dell’anno, poi rientro in Europa! Tu vivi qui?
No, vivo in Italia ma vado negli Stati Uniti, una grande passione la mia, svariate volte l’anno, li ho girati quasi tutti, potrei scriverci una guida!!
Vivi in Spagna?
A presto… 🙂
Noi ci siamo solo passati con il pullman, ma un giorno non mi dispiacerebbe fermarmi e capirne un po’ di più. Un bacione
Memphis merita assolutamente una visita, Graceland un po’ meno… 😉
A presto mitici!!!
Memphis merita, Graceland un po meno?Punti di vista!!!Graceland è un esperienza emozionante e merita senza dubbio una visita che tu sia o meno un fan di Elvis Presley!
E’ difficile trovare qualcuno che l’abbia visitata e ne sia rimasto deluso, basta anche leggere le tante recensioni positive su tripadvisor a meno che tu non sia una blogger un po’ snob e prevenuta!!Mi dispiace che tu non sia stata cosi brava da non cadere nella trappola, forse un momento di debolezza e senza volerlo ti sei trovata in questo luogo kitsch e stravagante ed ora costretta a dover giustificare questa “strana” visita nella dimora del mitico, unico, incontrastato re del rock “made in USA “(sempre, a sentir loro, che sia ben chiaro).
Graceland è una casa coloniale costruita negli anni 30 acquistata da Elvis all’età di 22 anni ed è circondata da immenso giardino,con 23 stanze alcune chiuse al pubblico. Si possono visitare al piano terra la sala da pranzo e il salotto con lungo divano bianco, la stanza della musica, la cucina, la stanza da letto dei genitori e la famosa jungle room , salotto stile jungla con tanto di cascata a parete ; nel seminterrato invece la stanza da biliardo progettata nel 74 da Williams Eubanks rivestita di 320 metri di tessuto trappeggiato con un biliardo e lampadari Tiffany, la sala tv gialla e blu con il simbolo TCB anche questa progettata nel 74 da Williams Eubanks ,un angolo bar, tre televisoni e la sua collezione di dischi mentre le altre stanze (una stanza da letto con bagno e stanza di servizio) sono chiuse al pubblico.E’ chiuso al pubblico anche il piano superiore dove ci sono le camere da letto e il suo studio privato mentre nell’ala sinistra che un tempo ospitava altre camera da letto oggi ci sono locali utilizzati per mostre a tema.Nell’ala destra della casa c’è la trophy room (la stanza dei trofei)che fece costruire lo stesso Elvis nel lontano 1966 e dove sono esposti i suoi dischi d’oro e di platino,premi e riconoscimenti di ogni genere sia come artista che come filantropo. Sul retro c’è un’altro studio e poi la racquetball building, una depandance che Elvis fece costruire nel 1975 di circa 200 mq con un salotto in pelle marrone,sontuosi bagni con tanto di vasca jacuzzi e naturalmente un campo di racquetball dove oggi sono esposte le sue famose jumpsuite e ancora le scuderie il meditation garden e il museo delle macchine e quello degli aerei.Un tour ben organizzato che vale senza dubbio tutto il costo del biglietto .
Grazie per aver descritto con minuzia di particolari la tua esperienza.
Io sono solita raccontare le mie esperienze con sincerità, sempre e comunque e di consigliare di conseguenza ma non ho la pretesa di possedere la verita’ assoluta.
Immagino tu sia un gran fan di Elvis e rispetto il tuo pensiero, anche se non lo condivido. Ho realmente apprezzato molto di più il Sun Studio, non ho problemi a ribadirlo.
Buona serata e grazie per essere passato di qui 🙂