Storie e luoghi del Polesine: viaggio tra Rovigo e dintorni, nella “terra di mezzo” tra Adige e Po

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Storie e luoghi del Polesine: viaggio tra Rovigo e dintorni, nella “terra di mezzo” tra Adige e Po

Storie e luoghi del Polesine: viaggio lento nella "terra di mezzo" tra Adige e Po

 

Storie e luoghi del Polesine: viaggio lento tra Rovigo e dintorni, nella “terra di mezzo” tra Adige e Po. Un intenso percorso emozionale tra arte, storia, letteratura e natura per comprendere ed assaporare la vera essenza di questa antica ed affascinante terra tra due fiumi, ascoltare i suoi racconti e scoprire le sue incredibili connessioni con il mondo. Tappe, consigli e suggestioni per organizzare la visita.

 

Storie e luoghi del Polesine: viaggio lento nella “terra di mezzo” tra Adige e Po

 

 

“Il Polesine, terra emersa dalle acque, territorio percorso da canali, collettori, scoli, punteggiato di gorghi,

misteriose voragini di acque ferme, impronte del passato.

Si protende a prima vista informe. Diversi sono i colori della terra: rossa, grigia, nerissima:

eguale soltanto nella sua esuberanza e in una sua forte solitudine.

Su di loro la vastità dei cieli, la profondità della storia e ovunque il senso di trovarsi in un regno di fluidità.”

(Pietro Donzelli)

 

 

Per gli antichi Pollicinum, ovvero un insieme di terre emerse tra molti “vuoti d’acqua”, che da sempre ne definiscono i contorni, il carattere e la storia, crocevia di culture e civiltà dai tempi più remoti.

Oggi semplicemente Polesine, affascinante e vetusta “terra di mezzo” tra due fiumi, l’Adige ed il Po, che ha visto nel corso dei secoli avvicendarsi popoli e tradizioni, artisti, scrittori, collezionisti, uomini d’ingegno, visionari ed eroi del Risorgimento Italiano, e fulcro di incredibili connessioni con il mondo.

Storie e luoghi del Polesine: viaggio lento nella “terra di mezzo” tra Adige e Po

Un territorio capace di coinvolgere e sorprendere i visitatori attraverso i racconti delle sue piccole e grandi storie, portandoli alla scoperta dei suoi luoghi più intimi e rappresentativi seguendo proprio quei “vuoti d’acqua” tra le terre emerse, quasi fossero briciole lasciate di proposito su un percorso da esplorare lentamente – e quindi “conquistare” – con passione, rispetto e curiosità.

Storie e luoghi del Polesine: viaggio lento nella “terra di mezzo” tra Adige e Po

In questo contesto nasce Pollicinum – Museo Polesine, un piano strategico di valorizzazione del patrimonio culturale del Polesine, un progetto voluto e realizzato dal Rovigo Convention & Visitors Bureau in collaborazione con enti ed imprese fortemente motivate perché strettamente connesse al territorio. Un progetto ambizioso ed innovativo che mira a promuovere la narrazione di un viaggio lento ed emozionale che attraversa la provincia di Rovigo, da Adria a Bergantino, portando i visitatori alla scoperta di 26 siti museali – potete scaricare qui la mappa con tutte le indicazioni – tra cui incredibili collezioni d’arte, storia ed archeologia, teatri, ville rinascimentali, chiostri, biblioteche, palazzi, giardini, pinacoteche e dimore storiche.

Storie e luoghi del Polesine: viaggio lento nella “terra di mezzo” tra Adige e Po

Un viaggio che merita di essere raccontato e condiviso, partendo proprio da alcune di quelle incredibili storie di passione e determinazione, tra terre emerse e vuoti d’acqua, che hanno dato origine a tutto.

 

 

 

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Il nostro viaggio tra le storie ed i luoghi del Polesine non può che iniziare, seguendo da est ad ovest la via tracciata dai fiumi nel corso del tempo, da Adria, antico crocevia di culture del mondo allora conosciuto, il cui nome – derivante, secondo l’interpretazione più accreditata, dall’etrusco Atrium, che potremmo liberamente tradurre con “la luce del giorno ad est” – fu poi utilizzato dai Greci per indicare dapprima l’Adrias Kolpos, ovvero il “Golfo d’Adria”, per poi estendere il nome a tutto l’attuale Mare Adriatico.

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Un’area fortemente popolata per la sua particolare conformazione strategica già dall’età del Bronzo Medio, quando i Venetici costruirono insediamenti in palafitte sul terreno paludoso, all’epoca direttamente sul mare, divenuta poi grazie agli Etruschi, a partire dal V sec a.C., un importante ed ambito snodo di traffici commerciali tra i popoli del Mediterraneo e quelli dell’attuale Nord Europa – qui venivano ricercate e commerciate ambra purissima, argento, stagno, sale, etc. –  fino alla definitiva “romanizzazione”.

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Un patrimonio storico ed archeologico preziosissimo che rivive oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Adria, grazie al contributo determinante della Collezione Bocchi, un’importante famiglia di proprietari terrieri locali che collezionò e catalogò un’incredibile quantità di reperti e testimonianze delle varie epoche, ed alla passione dell’attuale direttrice, Alberta Facchi, che ne promuove le finalità coinvolgendo e formando un pubblico sempre maggiore di alunni in età scolare, attraverso attività ludiche e percorsi tematici dedicati.

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Visitare oggi questo museo, grazie al consistente numero di reperti in ottimo stato di conservazione, permette di effettuare un emozionante viaggio a ritroso nel tempo a partire dai primissimi insediamenti fino al Tardo Medioevo, attraverso un percorso cronologico che dall’Adria etrusca e dalle sepolture di età arcaica e età classica, meravigliosa la Tomba della Biga, analizza il processo di romanizzazione e lo sviluppo della città in epoca imperiale, passaggio ben visibile nei corredi funerari esposti, fino ad arrivare all’Adria tra Tardoantico e Medioevo con una interessante sezione finale dedicata all’opera di ricerca della famiglia Bocchi.

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Storie e luoghi del Polesine: La Collezione Bocchi e la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Adria

Fiore all’occhiello del Museo Archeologico Nazionale di Adria i suoi meravigliosi Giochi di luce.

92 oggetti in vetro policromo, inseriti all’interno di una speciale vetrina che attraverso un sapiente “gioco di luci” dà loro dimensione e corpo,   provenienti da corredi funerari, che coprono un arco cronologico che va dalle prime produzioni di epoca romana, databili alla fine del I secolo a.C., alla fine del III secolo d.C.

Potete ammirarli di seguito in uno speciale video che mostra i loro modelli elaborati in 3D sul Catalogo Generale dei Beni Culturali.

 

 

 

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Il viaggio tra le storie e i luoghi del Polesine prosegue con una passeggiata alla scoperta di Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine (date un’occhiata alla mappa della città e capirete cosa intendo), città d’arte, cultura, piazze e palazzi, oltre che passioni, leggende e tradizioni.

Il suo nome, Rovigo, deriverebbe dai popoli germanici stanziatisi qui che originariamente la indicarono come Hrodico, tuttavia, seguendo un’antica storia legata a Ludovico Ariosto, che nell’Orlando Furioso la descrive come “la terra il cui produr di rose / le dié piacevol nome in greche voci”, la leggenda popolare identifica Rovigo come “Città delle Rose”, dal greco rhodon “rosa”, a testimonianza di un’originaria e mitica fondazione greca.

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Seguendo questo mito non si può che iniziare la scoperta della città proprio dal suo simbolo indiscusso, La Rotonda, ovvero il Tempio della Beata Vergine del Soccorso, opera di Francesco Zamberlan, allievo di Palladio, al cui interno, oltre al pregevole ciclo pittorico seicentesco che illustra cronologicamente tutti i podestà a testimonianza del “buon governo” della Serenissima, è celata la miracolosa Madonna con Bambino.

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

La passeggiata prosegue poi verso il centro storico lungo Via Silvestri, passando per il Teatro Sociale, “Teatro Lirico di Tradizione” da 200 anni, la Piazza Garibaldi con il monumento all’Eroe dei Due Mondi, la Camera di Commercio (nata come Palazzo Pretorio) con il suo splendido “Salone del grano” , con una doverosa sosta di gusto al Caffè Borsa.

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Per poi scoprire la meravigliosa Piazza Vittoria Emanuele II in cui si affacciano nell’ordine l’antica Loggia dei Nodari, l’Accademia dei Concordi, nata alla fine del ‘500 per riunire letterati, studiosi ed artisti in una sorta di simposio culturale, oggi preziosa biblioteca con più di 300.00 volumi ed opere rare, e infine i due più bei palazzi storici della città.

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Il cinquecentesco Palazzo Roncale, che oggi ospita mostre ed esposizioni temporanee, al momento della mia visita imperdibile quella dedicata a Virgilio Milani (tra gli artisti polesani più ammirati del ‘900) e l’Arte del ‘900 in Polesine, e Palazzo Roverella, costruito alla fine del ‘400 per il Cardinale Roverella, oggi sede di una ricchissima pinacoteca, con al suo interno opere di Giambattista Tiepolo e Giovanni Bellini, oltre allo splendido “Diorama del Bacino di San Marco” di Giovanni Biasin.

Anche qui, vengono allestite particolari esposizioni temporanee come attualmente Renoir. L’alba di un nuovo classicismo.

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

La passeggiata termina lungo Corso del Popolo, una volta via fluviale dell’Adigetto, poi deviato a ovest, su cui ancora si affaccia la Pescheria Nuova, una vecchia pescheria che alterna lo stile neogotico dell’esterno ed elementi di recupero Art Nouveau all’interno, oggi sede di eventi e convegni, fino a raggiungere le Due Torri Donà e Grimani, unica testimonianza dell’antico castello estense della città, risalente al 1138, ed altro simbolo indiscusso di Rovigo.

Per informazioni su visite guidate e mostre nel periodo della vostra visita vi invito a contattare l’Ufficio IAT di Rovigo.

Storie e luoghi del Polesine: Rovigo, la “Stella Cometa” del Polesine

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Seguendo le storie ed i luoghi del Polesine, ho quindi raggiunto la cittadina di Lendinara, per una visita a Palazzo Boldrin, oggi sede della Biblioteca di Lendinara – Cittadella della Cultura 2016, e al suo emozionante Museo Risorgimentale di Lendinara che inquadra attraverso cimeli d’epoca, foto e scritti autografi, le figure di due suoi grandi protagonisti, il lendinarese Alberto Mario, braccio destro di Garibaldi, e sua moglie, la giornalista inglese Jessie White.

Entrambi oggi riposano nel piccolo cimitero locale assieme al terzo protagonista di questa storia, Adolfo Rossi.

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Continuando la visita a Palazzo Boldrin ho avuto modo di scoprire le connessioni artistiche e culturali ed i personaggi di questo incredibile frammento Polesine grazie all’archivio fotografico e documentario della Famiglia Marchiori ed alla figura di Adolfo Rossi, uomo dai mille talenti, amico del patriota Alberto Mario e primo giornalista della comunità italoamericana di New York per “Il progresso Italo-Americano”, nel 1880.

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Dalla sua vita a New York a fine ‘800, e dai libri che scrisse, in collaborazione con la Biblioteca di Lendinara ed il Dott. Nicola Gasparetto, è nato un meraviglioso libro, La New York di Adolfo Rossi, che contrappone la città di oggi a quella di ieri con uno sguardo tutto italiano  sulla massiccia immigrazione verso le Americhe lungo la seconda metà dell’800, creando meravigliosi “ponti” tra il Polesine ed il mondo.

 

 

“La baia di New-York è una delle più belle del mondo. L’impressione dell’arrivo è indimenticabile:

il viaggiatore si accorge di giungere in un mondo nuovo, quale lo si sogna da ra-gazzi, studiando geografia:

si sente in mezzo al primo emporio comemrciale degli Stati Uniti.Ritto a prua, meravigliato dalla scena grandiosa,

assordato dal frastuono, io guardavo la selva di cupole, di campanili, di fumaioli che costituiscono New-York

e ammiravo i pilastri colossali del ponte sospeso di Brooklyn.”

(Adolfo Rossi, da “Un italiano in America” 1892)

 

 

Storie e luoghi del Polesine: Lendinara, tra gli Eroi del Risorgimento, l’arte del Polesine e le connessioni col mondo

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Nel 1929 due meccanici di biciclette di Bergantino, Umberto Bacchiega e Umberto Favalli, si innamorarono di una grande giostra vista in una sagra di paese. Intuirono subito il potenziale e le occasioni che una “macchina” del genere avrebbe potuto offrire in un momento in cui miseria e povertà spingevano un gran numero di famiglie polesane all’emigrazione verso le Americhe.

Non potendo permettersi di acquistarla decisero di costruirla con le loro mani, una volta ultimata iniziarono a girare per fiere “facendo per pochi centesimi la felicità di grandi e piccini.”

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Alcuni anni dopo, seguendo il loro esempio, Albino Protti, un altro meccanico di Bergantino che durante la prigionia in America nel 1945 ebbe modo di studiare nuove tecniche prendendo spunto dagli autocarri con i ribaltabili, introvabili all’epoca in Italia, brevettò con successo le “Giostre aerei a pompe idrauliche”, le stesse che possiamo ammirare ancora oggi nei lunapark.

 

“Mio padre Albino – raccontò la figlia Vanna – in America dovette andare anche nei campi a raccogliere il cotone con i negri e proprio qui ebbe occasione di vedere dei grossi autocarri con i ribaltabili, che da noi non esistevano nemmeno nei sogni. Questi camion erano dotati di enormi martinetti che sollevavano il cassone dei camion stessi per lo scarico delle merci trasportate. Mio padre da lì prese spunti e idee da utilizzare, una volta a casa, nell’ambito delle giostre”. 

 

Bacchiega, Favalli e Protti furono gli inconsapevoli pionieri che aprirono la strada a due attività divenute oggi il fiore all’occhiello di questo frammento di Veneto.

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Storie e luoghi del Polesine: dalle fiere di paese e dai giostrai di Bergantino al mondo!

Una itinerante con la grande tradizione dei giostrai e l’altra imprenditoriale con la nascita di un vero e proprio polo industriale con la costruzione di attrazioni, sempre più elaborate, che oggi dall’Italia arrivano in tutto il mondo, da Taiwan agli Stati Uniti, passando per il Canada, gli Emirati Arabi ed il Giappone.

Questa in poche parole la storia su cui nasce e si sviluppa il Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare, un luogo unico al mondo, un meraviglioso viaggio in musica, tradizioni ed attrazioni originali nella magica epopea delle fiere di paese, dalla nascita della commedia dell’arte al teatro dei burattini, ai cantastorie, agli organetti, fino alle giostre ed al circo.

 

 

Storie e luoghi del Polesine: altre storie, l’AgriturismoTenuta Castel Venezze

Non posso concludere questo primo breve viaggio tra storie e luoghi del Polesine – c’è ancora così tanto da scoprire, vivere e raccontare – senza menzionare l’Agriturismo Tenuta Castel Venezze che merita una sosta, da valutare come un buon punto di partenza per andare alla scoperta di questa terra ricca ed affascinante, anche solo per la sua storia e le incredibili connessioni col passato.

Storie e luoghi del Polesine: altre storie, l’AgriturismoTenuta Castel Venezze

Sito originario di un palazzo cinquecentesco, sorto a sua volta sulle rovine di un antico castello medievale distrutto intorno al 1100 nelle battaglie fra ferraresi e veneziani. La tenuta è ancora oggi attraversata dall’antica strada di ciottoli che nel medioevo collegava Padova a Ferrara. Lo spiazzo alla sinistra della residenza centrale, oggi riconoscibile dalle due colonne rimaste in piedi, rappresentava un tempo il confine tra i territori Estensi e la Repubblica della Serenissima ed era proprio presso questa stazione di posta che si pagavano i tributi per il passaggio.

Storie e luoghi del Polesine: altre storie, l’AgriturismoTenuta Castel Venezze

Storie e luoghi del Polesine: altre storie, l’AgriturismoTenuta Castel Venezze

Oggi Beatrice e Vittorio Del Bono Venezze ed i loro fratelli, dopo la scomparsa della madre Maria Giustiniani che inaugurò la struttura nel 1998, gestiscono direttamente l’intera struttura, tra cui camere, appartamenti, un ristorante con cucina rigorosamente tradizionale, un portico con ampio spazio per eventi, il giardino e la piscina.

 

 

 

 

Percorso studiato, organizzato e vissuto in collaborazione con Rovigo Convention & Visitors Bureau.

 

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