Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

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Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

In Inglese

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: un viaggio tra storia, tradizioni, passione, natura, arte ed enogastronomia, da Acqualagna a Fossombrone, da Cagli a Urbania e Sant’Angelo in Vado. Informazioni e consigli per organizzare al meglio un percorso esperienziale.

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

 

“Un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie.”

(Guido Piovene)

 

Scoprire e vivere le Marche in maniera ancor più autentica e coinvolgente andando alla ricerca di quelle “meraviglie” di cui parla Guido Piovene attraverso un appassionante itinerario nelle Terre del Tartufo.

Terre antiche ed affascinanti che una volta venivano identificate grazie alla forte impronta dei Montefeltro come Terre d’Urbino, e che oggi, pur presentandosi e raccontandosi attraverso una ben definita ed autonoma identità e connotazione geografica e culturale, continuano a mantenere uno speciale legame grazie ad un prezioso elemento in comune che, da sempre, come un invisibile filo conduttore le delimita, narra e riunisce, il tartufo!

Un percorso intenso tra storia, arte ed enogastronomia – che qui spesso diventano un tutt’uno – alla scoperta di un altro meraviglioso frammento di una delle regioni più belle e forse, nella loro incredibile varietà, meno conosciute d’Italia, le Marche.

Da Acqualagna a Fossombrone, passando per quella meraviglia naturalistica della Gola del Furlo, proseguendo poi per Cagli, Urbania e Sant’Angelo in Vado, scoprendo storie di tartufai, tartuficoltura e vigneti, esplorando siti archeologici, teatri, case museo, collezioni private e pinacoteche ed ancora antiche fortezze, palazzi e chiese che celano veri e propri tesori, sconosciuti ai più.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

Itinerario nelle Terre del Tartufo: indice dei contenuti

 

  1. Itinerario nelle Terre del Tartufo: storia, curiosità e luoghi 
  2. Itinerario nelle Terre del Tartufo: le migliori esperienze dell’enogastronomia locale
  3. Itinerario nelle Terre del Tartufo: luoghi, musei, dimore e siti archeologici
  4. Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: dove dormire

 

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

 

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo: storia, curiosità e luoghi

 

“Per Plinio il tartufo era un callo della terra. Per Brillat-Savarin il diamante della cucina. Per Rossini, il “Mozart dei funghi”. Secondo gli antichi saggi, il suo abuso provocava malinconia. Rasputin lo prescriveva allo zar Nicola e allo zarevic Aleksej per curarne l’emofilia. Mentre Napoleone e il Marchese de Sade ricorrevano al tartufo nei loro tenzoni amorosi: entrambi lo consideravano un afrodisiaco eccezionale.”

(Lorenzo Cairoli)

 

Un’arte antica quanto il mondo quella della Cerca e Cavatura del Tartufo in Italia che nel 2021 è entrata di diritto nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Un arte ed un uso che affondano le loro origini nei tempi più antichi.

Nel 78 d.C. Plinio il Vecchio raccontava del suo utilizzo nella Naturalis Historia e pochi decenni dopo il filosofo greco Plutarco di Cheronea ipotizzava che questo particolare fungo avesse origine dall’interazione di acqua, caldo e fulmini. Non a caso il poeta latino Giovenale, influenzato da queste considerazioni, attribuì proprio ad un fulmine scagliato da Giove sul terreno prossimo ad una quercia la nascita del tartufo, in latino definito semplicemente Tuber Terrae.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

Ed ancora, a metà del ‘500 il medico e studioso Alfonso Ceccarelli, descriveva con grande precisione nel suo libro Opusculus de tuberis le numerose qualità ed utilizzi del tartufo, oltre all’apprezzamento che questo “cibo divino” riscuoteva nelle corti europee e tra gli alti prelati del clero.

Un arte ed un uso che ancora oggi, nonostante il passare dei secoli, continuano ad alimentare la passione e la dedizione dei tartufai delle terre marchigiane (e dei tanti amanti del tuber terrae che ogni anno arrivano in queste zone per degustarlo) che, fedeli alle tradizioni dei loro antenati, allevano ed addestrano con amore i preziosi cani da tartufo (per lo più Lagotto, Pintier e Bracco) e accudiscono e preparano con cura la terra e le piante affinché si generino le condizioni migliori per la nascita di questo ricercato “diamante sporco di terra.”

Un arte ed un uso che oggi rappresentano il vanto di queste terre che richiamano viaggiatori da ogni parte del mondo non solo per l’arte, la cultura e la storia ma anche per la possibilità di vivere un’autentica Truffles Experience, ovvero un’esperienza completa che dalla “Cerca” arriva fin sulle tavole dei migliori ristoranti ed agriturismi della zona, accompagnata spesso e volentieri da una selezione dei migliori vini del territorio.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: tappe, degustazioni, consigli e curiosità

Itinerario nelle Terre del Tartufo: le migliori esperienze dell’enogastronomia locale

Di seguito alcune delle esperienze e degustazioni che ho personalmente provato e che mi sento di consigliare, forte anche delle spiegazioni e del supporto “tecnico” (fondamentale per la mia esperienza) ricevuto nel corso di esse da Raffaele Papi e Franco Morena, sommelier di Ais Marche, Bruno Capanna, Presidente dell’Associazione Tartufai dell’Appennino Marchigiano che per primo ideò l’Assessorato al Tartufo nel comune di Acqualagna, e Silvano Petreti, Presidente dell’Associazione Tartufai Fossombrone.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: le migliori esperienze dell’enogastronomia locale

Itinerario nelle Terre del tartufo: Cantina Mochi – Agriturismo Ca’ Le Suore

La Cantina Mochi – Agriturismo Ca’ Le Suore è un’azienda vitivinicola con annesso agriturismo ai piedi del Monte Nerone di proprietà della famiglia Mochi.

La tenuta offre soggiorni, ristorazione, vendita diretta e particolari momenti di relax ed esperienze di benessere, come i ritiri di yoga, oltre naturalmente alla possibilità di degustare i suoi vini speciali.

 

“Tre rossi: il Mochetto ed il Massimo che sono uvaggi di Sangiovese e Merlot ed il Burano che è un Merlot in purezza, e
due bianchi : il ” Ca’ Le Suore ” che è un uvaggio di trebbiano e malvasia ed il Donna Agnese che è 100% incrocio Bruni 54, vitigno ottenuto con Verdicchio e Sauvignon.”

 

Degustazione che ho avuto modo di effettuare accompagnata da Simone Mochi, titolare dell’azienda, e dal sommelier Raffaele Papi di AIS Marche.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Cantina Mochi – Agriturismo Ca’ Le Suore

Itinerario nelle Terre del tartufo: Agriturismo La Cerca – Tartufi Biologici

 

“Io sono solo un presentatore che introduce al palcoscenico della natura,

dove i veri protagonisti sono il tartufo ed i prodotti della terra”.

(Alessandro Benvenuti, “La Cerca”)

 

Benvenuti nel mondo di Alessandro e Luigina e del loro Agriturismo La Cerca – Tartufi Biologici, della cultura e del rispetto delle tradizioni, del territorio e, naturalmente, della produzione e lavorazione del tartufo biologico (ovvero senza aromi chimici, conservanti e additivi) delle Marche.

Un’esperienza immersiva unica – le tartufaie, la truffles experience, il ristorante, l’agriturismo, l’accoglienza e la vendita diretta – per scoprire il mondo del tartufo e i suoi sapori, tra combinazioni di tartufo bianco pregiato, nero pregiato, bianchetto, uncinatum e brumale, accompagnata, nel mio caso, da una selezione di vini Incrocio Bruni 54 appositamente curata sempre da Raffaele Papi di AIS Marche.

L’estasi dei sensi!

Itinerario nelle Terre del tartufo: Agriturismo La Cerca – Tartufi Biologici

Itinerario nelle Terre del tartufo: Ristorante Il Lampino, Acqualagna

Quella del Ristorante Il Lampino di Acqualagna è una tradizione – nel mondo della ristorazione, dell’accoglienza e della produzione e preparazione del tartufo e dei prodotti locali – che si tramanda di generazione in generazione dal 1967.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Ristorante Il Lampino, Acqualagna

Paolo Topi, ristoratore certificato “NO CHEMICAL TRUFFLE“  ed esperto tartufaio vi permetterà di effettuare una vera e propria esperienza completa, dalle visite guidate alle tartufaie, con degustazione del tartufo preparato con le ricette personali di esperti cuochi locali, al suo ristorante che propone piatti di tartufo fresco di Acqualagna dall’antipasto al dolce.

Degustazione, quella del Lampino, che ho avuto modo di effettuare assieme a Paolo Topi,  Bruno Capanna, Presidente dell’Associazione Tartufai dell’Appennino Marchigiano e Raffaele Papi di AIS Marche.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Ristorante Il Lampino, Acqualagna

Itinerario nelle Terre del tartufo: La Collina Delle Fate, Cantina & Vigneto

 

“Dicono che in una bottiglia piena ci sia metà vino e metà sogno.

Massimo e la sua famiglia vi invitano a condividere l’una e l’altra metà.“

(Massimo Berloni)

 

Un’azienda giovane e a conduzione famigliare, situata in un’area agricola di altissimo pregio posta a quasi 500 mt sul livello del mare, che ha scelto Chardonnay e Pinot Noir come unici vitigni per realizzare le vigne in alta collina.

Itinerario nelle Terre del tartufo: La Collina Delle Fate, Cantina & Vigneto

Una sfida vinta con una produzione selezionata di vini (ed oli) d’eccellenza – Alfresco, Adagio, Alcaico, Artesia e M’Arte – che ho avuto modo di degustare personalmente in compagnia del sommelier Franco Morena di Ais Marche.

La Collina delle Fate organizza visite, tasting, eventi ed accoglienza di livello grazie alla Dimora San Venanzio, “creata a ridosso della Pieve di San Venanzio, una chiesa medioevale di alto valore storico e culturale, finemente recuperata e restaurata, sulla collinetta che domina il paesaggio da cui poter ammirare la tenuta e la splendida cantina.”

Itinerario nelle Terre del tartufo: La Collina Delle Fate, Cantina & Vigneto

Itinerario nelle Terre del tartufo: Osteria Zanchetti

 

“L’osteria nasce negli stessi vicoli dove in passato il profumo dei cibi e il vociare della gente

riempiva l’aria di un’atmosfera che oggi voglio ricreare per te.”

(Luca Zanchetti)

 

Itinerario nelle Terre del tartufo: Osteria Zanchetti

Nel cuore di Fossombrone, in una casa d’epoca trasformata in una vera osteria in stile anni ’20, l’Oste Luca Zanchetti propone una cucina carica di tradizioni locali che si incontrano e si mescolano con quelle nazionali e internazionali, frutto delle sue numerose esperienze all’estero.

Una cena, la mia, a base prodotti locali – pane lievito madre “Maria”, Lonzino di fico, capriolo – accompagnata dai racconti “di tartufo” e dalle esperienze di Silvano Petreti, Presidente dell’Associazione Tartufai Fossombrone, e come sempre da una selezione di vini proposta dal sommelier Franco Morena di Ais Marche.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Osteria Zanchetti

Itinerario nelle Terre del tartufo: Agriturismo E Cantina Ca’Icardo

Lui marchigiano, lei di orgine toscana ma ormai marchigiana acquisita.

L’amore per la terra che li ospita, la passione irrefrenabile per i prodotti del loro territorio ed il profondo rispetto per la tradizione gastronomica locale, hanno portato Giovanni e Gabriella a dare vita all’Agriturismo E Cantina Ca’Icardo.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Agriturismo E Cantina Ca’Icardo

Un luogo in cui poter davvero ritrovare i sapori e l’accoglienza di una volta, il tutto accompagnato dai loro vini Ca’Icardo, nel mio caso “raccontati” ancora una volta in maniera eccelsa dal sommelier Franco Morena di Ais Marche.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Agriturismo E Cantina Ca’Icardo

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo: luoghi, musei, dimore e siti archeologici

Un itinerario nelle Terre del Tartufo non può prescindere – oltre che dalle esperienze enogastronomiche sopra citate – dalla scoperta dei luoghi storici e dei percorsi in cui la “cultura del tuber terrae” ha trovato terreno fertile per la sua diffusione, dai primi insediamenti di epoca romana alla corte dei Montefeltro, passando per collezionisti, pittori, letterati, fino ai grandi personaggi del ‘900 italiano.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: luoghi, musei, dimore e siti archeologici

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Cagli, Acqualagna, Gola del Furlo e Fossombrone

Il nostro itinerario parte dalla scoperta di Cagli e delle terre dal Catria al Nerone.

Cagli, un’antica città murata che le ultime tesi di storici e studiosi – basandosi su alcuni determinati elementi paesaggistici – indicherebbero come lo sfondo della Città Ideale, che oggi si può ammirare nella Galleria Nazionale delle Marche, ed in cui ogni 2 di agosto si svolge l’antico Giuoco dell’Oca, la cui tradizione risale, dalle fonti conosciute, almeno al 1543.

Concedetevi una passeggiata dal Torrione Martiniano, un complesso fortificato creato nel 1481 per volere del Duca Federico da Montefeltro e da cui si gode una splendida vista sul centro storico da un lato e sulla Fortezza di Cagli e sul Convento dei Padri Cappuccini dall’altro, fino al bellissimo Teatro Comunale, inaugurato nel 1878 con l’Opera Il Violino del Diavolo.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Cagli

Proseguite quindi fino al Museo Archeologico e della Via Flaminia, incastonato nel duecentesco Palazzo Pubblico che si apre sulla maestosa Piazza Maggiore, ed in cui avrete modo di ammirare diversi reperti provenienti dalla stazione romana di Cale, oltre ad una sepoltura perfettamente preservatasi di epoca medievale.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Cagli

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Cagli

Raggiungete infine la Chiesa di San Domenico per poter vedere dal vivo ben due mirabili opere di Giovanni Santi, il padre di Raffaello, l’affresco del Cristo nel Sarcofago fra San Gerolamo e San Bonaventura e la meravigliosa Cappella Tiranni. Sembra che lo stesso Raffaello posò come modello per l’angelo ritratto alla sinistra della Madonna.

Per maggiori informazioni in merito alla visita di Cagli vi invito a contattare l’Ufficio di informazioni turistiche, qui.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Cagli

Solo 9 km separano Cagli da Acqualagna, un piccola cittadina marchigiana le cui origini affondano in un passato lontano, citata per la prima volta in una pergamena del 1292 come burgo aqualania, una sorta di centro di accoglienza per i viandanti, e che oggi è conosciuta e celebrata come “Capitale Mondiale del Tartufo”, unico territorio in cui nascono tutte le qualità di tartufo ed in cui ogni anno, tra la seconda metà di ottobre e la prima settimana di novembre, si svolge la rinomata Fiera Nazionale del Tartufo Bianco.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Acqualagna

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Acqualagna

 

“In Italia sono presenti 25 specie di tartufo e solo 9 possono essere raccolte e commercializzate.

Ad Acqualagna, grazie al clima e al tipo di terreno, si possono trovare le 4 principali varietà di tartufo durante tutto l’anno. Proprio per l’ampia disponibilità di scelta, Acqualagna accoglie 3 Fiere del Tartufo, di cui la più importante è la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco.”

(Museo del Tartufo di Acqualagna)

 

 

 

Non potete lasciare Acqualagna senza aver avuto modo di visitare il suo originale, esperienziale ed innovativo Museo del Tartufo – dove potrete anche assistere ad un’esilarante disquisizione sul prezioso fungo fatta da Rossini e Dumas “in persona..”. – e l’adiacente Casa Natale di Enrico Mattei, il fondatore e presidente dell’ENI che esportò nel mondo l’idea ed il modello della grande impresa energetica italiana. La casa, poche semplici stanze, è ricca di cimeli, video e documenti relativi alla vita ed all’assassinio del grande manager italiano.

 

“L’ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono”

(Enrico Mattei)

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Acqualagna

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Acqualagna, lo studio di Mattei

Lasciamoci alle spalle le storie ed i sapori di Acqualagna per raggiungere in pochissimi km la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo.

Prima sosta l’antica e suggestiva Abbazia di San Vincenzo Al Furlo, detta anche “di Petra Pertusa”, dal latino ad Petram Pertusa.

Un’abbazia benedettina la cui presenza è attestata dalle fonti già dalla fine del X secolo. La sua particolarità è quella di avere un presbiterio rialzato con sotto una cripta, al suo interno una Madonna del Latte attribuita alla Scuola di Giotto ed un frammento di un’opera attribuita a Giovanni Santi.

Itinerario nelle Terre del tartufo: Abbazia di San Vincenzo Al Furlo

Itinerario nelle Terre del tartufo: Abbazia di San Vincenzo Al Furlo

Per comprendere al meglio la ricchezza della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo il consiglio è quello di fermarvi – prima di esplorare la riserva – al Museo del Territorio per scoprire la storia geologica e culturale dell’intero sito.

Una gola formatasi 15 milioni di anni fa con la fuoriuscita di un grande rilievo dal livello del mare e la conseguente compressione progressiva di un corso d’acqua che correva in superficie e che lo ha tagliato in due formando una suggestiva gola di 3 km sul cui fondo scorre il fiume Candigliano.

Oggi l’intera area è una riserva naturalistica che preserva e monitora la vita di molte specie animali, tra cui due esemplari di Aquila Reale.

La via che segue la linea della gola è l’antica Via Flaminia.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Riserva Naturale Statale Gola del Furlo

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Riserva Naturale Statale Gola del Furlo

Tappa finale di questa prima parte dell’itinerario nelle Terre del Tartufo l’antica Fossombrone.

La città fu fondata dai romani come Forum Sempronii, e poco fuori dal centro è ancora oggi possibile visitare il Parco Archeologico (ben 23 ettari!) che si sviluppa sulle sue rovine.

Fossombrone toccò il massimo del suo splendore e della sua importanza sotto i Malatesta, i Montefeltro – non a caso fu scelta come residenza invernale del Duca di Urbino –  ed i Della Rovere, e a loro dobbiamo alcune delle costruzioni più belle e suggestive presenti nel centro storico.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Fossombrone

Iniziate con una passeggiata lungo Corso Garibaldi, attraverso il Doppio Loggiato, a destra quello un tempo riservato “ai ricchi”, a sinistra quello per “i poveri”.

Partendo dalla Chiesa barocca di San Filippo Neri concedetevi del tempo per esplorare gli altri tre poli museali più importanti della città, la Pinacoteca, il Museo Archeologico,in cui sono conservati tutti i reperti recuperati dallo scavo archeologico della città romana, e la meravigliosa Casa Museo Quadreria Cesarini, la casa di Giuseppe Cesarini (1895-1977), notaio e noto collezionista.

Una raccolta d’arte che, nata con l’idea di riunire le opere del pittore Anselmo Bucci, è divenuta una vera e propria pinacoteca del ‘900 con al suo interno pregiate opere di di Giorgio Morandi, Marino Marini, Francesco Messina, Achille Funi, Gino Severini e molti altri artisti marchigiani del 1900.

Potete trovare maggiori e più dettagliate informazioni sul vostro soggiorno in città contattando il Punto IAT Fossombrone.

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Fossombrone

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Fossombrone, Casa Museo Quadreria Cesarini

Itinerario nelle Terre del Tartufo: Fossombrone, Casa Museo Quadreria Cesarini

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: Urbania e Sant’Angelo in Vado

Urbania, l’antica Casteldurante famosa in tutta Europa già dal 1500 per le sue preziose ed elaborate ceramiche – che ancora oggi vengono prodotte secondo la tradizione – e luogo designato dai Duchi di Montefeltro come dimora estiva.

Una tappa imperdibile in un itinerario nelle Terre del Tartufo.

Urbania, Palazzo Ducale

Urbania, Palazzo Ducale

Potrete scegliere di immergervi nell’atmosfera magica del “Barco” Ducale – la residenza “spirituale” di Federico da Montefeltro alle porte della città – perdervi nelle vie del borgo antico tra Palazzo Ducale, il Museo Civico e le botteghe di ceramica, fermarvi a pranzare in una delle rinomate trattorie del centro o immergervi nella storia e nei misteri della città visitando la Chiesa dei Morti.

Una cappella trecentesca che conserva nell’angusta sagrestia alle spalle dell’altare i resti mummificati di 18 individui vissuti in un arco temporale che va dalla metà del 1500 al 1800. Ciò che apparentemente può sembrare macabro ed inquietante svela in realtà nel corso della visita una storia molto interessante sulla Confraternita della Morte e su una particolare muffa del terreno presente ad Urbania che ha permesso di preservare nel tempo i corpi inumati, avendo al tempo stesso uno spaccato reale e preciso di quelle che erano le abitudini di vita e morte dei secoli passati.

L'interno del Cimitero delle Mummie nella Chiesa dei Morti

L’interno del Cimitero delle Mummie nella Chiesa dei Morti

Chiude il cerchio di questo intenso e variegato percorso, Sant’Angelo in Vado.

Un piccolo ed affascinante centro dell’alta valle del fiume Metauro, in cui ogni anno tra Ottobre e Novembre si svolge la rinomata Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, sviluppatosi in epoca medievale sulle rovine della città romana Tiphernum Mataurense.

Il suo nome deriva dall’Arcangelo Michele, a cui puoi fu aggiunto ‘in Vado’ dal passaggio del guado sul Metauro.

Una passeggiata nel suo centro storico vi porterà alla scoperta di una serie di edifici, musei e chiese davvero pregevoli, tra questi il Palazzo della Ragione e la Torre Civica del ‘300, la Cattedrale settecentesca, Santa Maria extra muros con la Pinacoteca ed il Museo oltre al seicentesco Palazzo Fagnani, oggi sede comunale.

Ma il suo gioiello più prezioso lo troverete poco lontano dal centro, nell’area del Campo della Pieve in quella che doveva essere la zona residenziale dell’antica Tifernum Mataurense, nella meravigliosa Domus del Mito, considerata a ragione il più importante ritrovamento archeologico in Italia negli ultimi 50 anni.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: Sant’Angelo in Vado, la Domus del Mito

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: Sant’Angelo in Vado, la Domus del Mito

Una grande domus gentilizia di circa 1000 mq eretta verso la fine del I sec. d.C. che cela al suo interno un ricco complesso di mosaici bicromi e policromi straordinariamente preservatisi nel tempo. Il suo nome Domus del Mito è dovuto all’abbondanza di figure mitologiche presenti nei mosaici, da quello nel vestibolo che “racconta” con un’incredibile abbondanza di dettagli e particolari“il trionfo di Nettuno”, a Dioniso e Medusa, passando poi attraverso eleganti motivi geometrici, armoniche scene di caccia e lotta marina che evidenziano lo status sociale elevato dei proprietari.

Un vero e proprio unicum che merita di essere conosciuto, visitato e raccontato.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: Sant’Angelo in Vado, la Domus del Mito

 

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: dove dormire, Agriturismo La Ferraia

Immaginate un casolare in pietra arenaria immerso nel verde di una maestosa vallata, sito sull’antica via che collegava le attuali Marche all’Umbria, non a caso poco distante sono stati rinvenuti i resti di più costruzioni di epoca romana, e con una posizione strategica per chiunque desideri esplorare con calma le Terre del Tartufo.

L’Agriturismo La Ferraia è il luogo di partenza ideale per un weekend di relax ed al tempo stesso di esplorazione.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: dove dormire, Agriturismo La Ferraia

10 camere in arte povera dotate di tutti i comfort, una sala in comune attrezzata per il relax, la lettura e le abbondantissime colazioni (dolci e salate) preparate quotidianamente con i migliori prodotti locali – la struttura fa parte di un’azienda agricola di 20 ettari con produzioni di cereali, ortofrutta, piante aromatiche ed allevamento di piccoli animali – una piscina ed una serie di sentieri e piccole oasi naturalistiche.

Itinerario nelle Terre del Tartufo, Marche: dove dormire, Agriturismo La Ferraia, la colazione salata

Un luogo di pace e bellezza fruibile in ogni stagione, il tutto a pochi km da Cagli.

Per uno sguardo più approfondito sulle Marche vi invito a consultare due siti molto attivi sul territorio, Racconti di Marche e I Racconti dello stomaco.

 

Itinerario realizzato, vissuto e raccontato per il progetto Tra tartufi e Luoghi Magici #tartufodascoprire in collaborazione con Copagri Marche, agenzia di sviluppo rurale che assiste e supporta formazione e crescita delle imprese agricole del territorio marchigiano, e con la Camera di Commercio delle Marche.

 

 

2 Comments

  1. Marco ha detto:

    Ottimi consigli per un viaggetto nelle Marche, grazie!

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