Se ripenso ai miei viaggi in Spagna, prepotentemente riaffiora il ricordo delle calde serate primaverili trascorse ad assistere, specie a Siviglia, agli incredibili e coinvolgenti spettacoli di Flamenco… la musica “viva” della chitarra, l’armonia e l’eleganza dei movimenti delle braccia dei ballerini che quasi si contrappongono al ritmo nervoso ed incalzante scandito dai piedi, la passione che traspare, divenendo quasi tangibile, dai corpi…

Difficile comprendere le origini piu’ profonde di questo ballo che fonde in se’ cultura, tradizione, storia e superstizione delle differenti etnie che, nel corso dei secoli, proprio nella bellissima terra spagnola, si sono succedute, consentendo, cosi’, la creazione e la diffusione di una danza unica al mondo.

Se ripenso al Flamenco in Italia, non posso non correre con la mente agli spettacoli della compagnia Alma Gitana, della bravissima Lara Andres, una ballerina e coreografa di origine spagnola che, attraverso la sua associazione culturale si impegna a promuovere e divulgare la cultura andalusa e spagnola nel nostro paese, con spettacoli di altissimo livello… come quelli a cui ho potuto personalmente assistere, in piu’ di un’occasione, nella incantevole cornice del borgo malatestiano di Montefiore Conca!!

Ed e’ proprio in questo luogo magico, che, anche quest’anno, in occasione di Rocca di Luna 2013 “Musiche dal mondo, il 20 ed il 21 luglio, sara’ possibile assistere, nella sezione dedicata alla Spagna, appunto, al coinvolgente, provare per credere, spettacolo di Flamenco della compagnia Alma Gitana… se non ne avete mai visto uno, allora questa e’ l’occasione giusta per iniziare… alla grande!!!

“Duende è il potere misterioso che tutto il mondo sente e che nessuna filosofia spiega… un potere e non un modo di fare, una lotta e non un pensiero… non è questione di capacità, ma di stile vivente, di una vecchissima cultura, creazione in atto… non è nella gola, sale all’interno a cominciare dalla pianta dei piedi…”

Il “Duende“, lo stato d’animo giusto per poter cogliere a pieno l’anima del Flamenco, Federico Garcia Lorca ne parlava cosi’…