Racconti di San Pietroburgo!

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Racconti di San Pietroburgo!

 

La Chiesa, con le sue bellissime guglie, del salvatore sul sangue Versato!!

“Scriveva, seduta al tavolino di quella vecchia caffetteria, sulla riva del canale Gribaedova, ricavata dal pian terreno di un antico palazzo nobiliare, che, sicuramente, aveva vissuto tempi migliori… dalla vetrata opaca della porta di ingresso riusciva a scorgere i candidi ed incredibilmente grandi fiocchi di neve che scivolavano lenti attraverso le splendide guglie della Chiesa del Salvatore fin verso la strada ghiacciata.

Certo era abituata a viaggiare, a scovare luoghi unici, eppure quella città l’aveva presa come mai le era capitato prima.

Probabilmente, si ripeteva per spiegarsi tanto stordimento, il numero elevato ed il fascino indiscusso dei luoghi storici che aveva visitato, intrecciati alle complesse, lunghe e talvolta misteriose vicende che avevano accompagnato le ultime centinaia di anni di San Pietroburgo, si andavano lentamente incastrando nella sua testa come piccoli pezzi di un complicatissimo puzzle, di quelli difficili da completare, da perderci il sonno, quelli che quando hai finito hai davanti un capolavoro.

Ogni tanto sollevava lo sguardo ed attraverso la piccola vetrata resa sempre più opaca dall‘escursione termica, si soffermava come ipnotizzata ad ammirare quelle guglie dalla tipica forma “a cipolla”, non riusciva proprio a smettere di pensare al tripudio di oro ed incredibili mosaici che letteralmente ricoprivano l’interno della Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato.

Un nome altisonante, tipico della migliore tradizione russa che era solita erigere chiese, nei luoghi, al fine di purificarli probabilmente, in cui si erano consumate le grandi tragedie della storia. Così era stato anche per quel magnifico tempio ortodosso, costruito attorto al piccolo pezzo di strada acciottolata ancora intatto in cui aveva trovato la morte, in seguito ad un attentato, lo Zar Alessandro II.

Ma il vero spettacolo erano i 7000 mq di mosaici, piccole tessere d’oro, di ceramica e vetro colorato, alternati con smalti variopinti, non c’era un solo spazio all’interno della chiesa che non ne fosse ricoperto.

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Persa tra tutti quei disegni ornamentali e le varie scene bibliche aveva istintivamente voltato lo sguardo, quasi ne fosse stata attratta, verso una semplice figura riprodotta in una lunetta nel soffitto, un bambino dai grandi e penetranti occhi scuri che la fissava dall’alto infondendole un grande senso di tranquillità. Una figura più unica che rara, aveva scoperto qualche istante dopo, quando un gentile e disponibile custode le aveva raccontato che quella era una delle poche immagini al mondo in cui era rappresentato Gesù fanciullo.”

Sul canale Gribaedova

 

Per saperne di più sulla storia ed i luoghi di San Pietroburgo, qui.

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