5 musei da non perdere a Boston, impressioni e consigli per la visita

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5 musei da non perdere a Boston, impressioni e consigli per la visita

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art, scorci

In Inglese

Rientrano di diritto tra i musei da visitare in Massachusetts e, nello specifico, tra le locations da non perdere a Boston.

Sono l’esempio di come sia possibile vivere e percepire l’arte, in tutte le sue forme, nel modo più originale, stimolante ed accattivante possibile.

Da non perdere a Boston: espressioni e colori al Fine Art Museum

Da non perdere a Boston: espressioni e colori al Fine Art Museum

Si tratta di 5 esposizioni permanenti, l’una differente dall’altra – ben lontane dalla nostra idea canonica di museo – con ulteriori spazi (talvolta anche all’aperto) riservati ad esibizioni temporanee, spesso insolite e suggestive.

Dimenticate l’idea di un’arte difficile da comprendere, magari “pesante” e ad uso e consumo degli “addetti ai lavori”.

Immaginate un filo conduttore che dalle culture più antiche arriva fino ai giorni nostri e che coinvolge appassionati, studenti, famiglie con bambini – a cui sono dedicati spazi e sezioni apposite per la comprensione delle opere – o anche turisti giunti per caso magari durante una giornata di pioggia.

Street-art al Fine Art Museum

Street-art al Fine Art Museum

Un percorso intenso e sorprendente, tra Boston e la vicina Cambridge, che passa attraverso la pittura, la scultura, la tecnologia, la lavorazione dei materiali più differenti, persino attraverso l’uso dei colori sulle superfici più inconsuete e perché no… anche attraverso la street-art.

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art

Una delle più grandi collezioni d’arte degli Stati Uniti, incastonata in una splendida cornice architettonica di luce e spazi creata da Renzo Piano.

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art

Il Museum of Fine Art si trova difronte ai Beck Bay Fens, una serie di aree verdi collegate tra loro ed attraversate dal Muddy River, poco distante dal quartiere residenziale di Fenway. La fermata metro più vicina, sulla green line, é alle sue spalle e prende il nome dal museo stesso.

Una serie di piani ed allestimenti che vanno da Picasso ad Edward Hopper, all’arte decorativa americana tra ‘700 ed ‘800, a quella contemporanea fino ad arrivare alle sezioni dedicate al nord Europa, al Rinascimento Italiano agli impressionisti, alle collezioni giapponesi (tra le più ricche al mondo) ed egiziane, nel mezzo una sorprendente ed interessante esposizione relativa alla moda, ai suoi eccessi ed al design.

All’interno due ristoranti, un bar e numerose aree attrezzate per famiglie. L’ingresso é compreso nel Boston City Pass.

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art, scorci

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art, scorci

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art, scatti

Da non perdere a Boston: Museum of Fine Art, scatti

Museum of Fine Art, collezioni di moda e design

Museum of Fine Art, collezioni di moda e design

Da non perdere a Boston: Isabella Stewart Gardner Museum

Provate ad immaginare un suggestivo ed autentico palazzo nobiliare veneziano completamente smontato dal suo luogo d’origine, trasportato via mare e ricostruito a Boston alla fine dell’800 dall’eccentrica milionaria Isabella Stewart Gardener con l’unico intento di riempirlo di opere d’arte meravigliose da poter condividere – Isabella ha abitato qui fino alla sua morte, avvenuta nel 1924 – con amici ed appassionati.

Da non perdere a Boston: Isabella Stewart Gardner Museum

Da non perdere a Boston: Isabella Stewart Gardner Museum

Isabella Stewart Gardner Museum, scatti

Isabella Stewart Gardner Museum, scatti

Isabella Stewart Gardner Museum, sale ed opere d'arte

Isabella Stewart Gardner Museum, sale ed opere d’arte

L’Isabella Stewart Gardner Museum si trova a poca distanza a piedi dal Museum of Fine Art, al 25 di Evans Way, all’incrocio con Fenway.

Una casa-museo, ben 4 piani aperti su un verdeggiante cortile interno, con più di 2500 opere d’arte acquistate da Isabella durante i suoi numerosi viaggi in Europa.

Si passeggia per le stanze di una dimora storica veneziana, perdendo la percezione di trovarsi fisicamente negli Stati Uniti d’America, e ci si imbatte in capolavori appesi alle pareti senza un criterio apparente, firmati da autori del calibro di Tiziano, Leonardo, Caravaggio, Della Robbia, Veermer, talvolta in preziosi testi storici, trittici, porcellane, persino pale ed altari antichissimi anch’essi smontati e riassemblati all’interno del complesso.

La nuova ala, costruita su progetto di Renzo Piano (ormai di casa negli USA), collegata al palazzo da un tunnel in vetro, ospita un teatro per spettacoli ed una serie di sale per mostre temporanee.

Isabella Stewart Gardner

Isabella Stewart Gardner

Da non perdere a Boston: Harvard Art Museum

‎E poi c’é Cambridge – ad un paio di fermate di metro da Boston – ed‬ il suo stretto rapporto, quasi connessione imprescindibile direi, con l’arte in ogni sua espressione.

Da non perdere a Boston: Harvard Art Museum

Da non perdere a Boston: Harvard Art Museum

Da non perdere a Boston: Harvard Art Museum, l'interno

Da non perdere a Boston: Harvard Art Museum, l’interno

Provate ad immaginare nomi (ed opere, quindi) del calibro di Rubens, Tiziano, Monet, Picasso, Renoir, persino il meraviglioso Toulouse Latrec (avete in mente quelle spettacolari “cartoline” della Parigi della Belle Epoque?!) ed ancora installazioni di arte moderna che si contrappongono a splendidi marmi e preziosi bassorilievi di epoca greco-romana, ed infine laboratori di restauro visibili attraverso vetrate trasparenti e centri per la visualizzazione e l’apprendimento dell’arte.

Harvard Art Museum, scatti

Harvard Art Museum, scatti

Harvard Art Museum, scatti

Harvard Art Museum, scatti

Inserite tutto questo in una imponente e luminosa struttura ottocentesca ampliata ed integrata meravigliosamente dal grande Renzo Piano, ancora lui.

Ecco a voi l’Harvard Art Museums, il luogo in cui si racconta e si vive l’arte in maniera unica, accattivante e sorprendente.
Il luogo in cui chi sostiene di non amare l’arte arriva spesso a ricredersi, un museo “non museo” in cui il vero protagonista è il visitatore e la sua percezione.

L’ingresso si trova al 32 di Quincy Street, a pochi minuti a piedi dalla fermata metro Harvard della red line.

Harvard Art Museum, Van Gogh

Harvard Art Museum, Van Gogh

Da non perdere a Boston: Harvard Museum of Natural History

L’Harvard Museum of Natural History si trova nel cuore della Harvard University, a poca distanza dagli istituti di biologia, zoologia e chimica, tra gli edifici più antichi del campus.

Oltre ad una serie di fedeli e realistiche ricostruzioni dell’habitat naturalistico di buona parte del New England, a numerosi scheletri di dinosauri ed affini conserva una preziosissima sezione, unica al mondo, che da sola vale il prezzo del biglietto.

Da non perdere a Boston: Harvard Museum of Natural History

Da non perdere a Boston: Harvard Museum of Natural History

Si tratta della storica Glass Flowers Gallery, appena riaperta al pubblico dopo un restauro di diversi mesi.

Una serie di modelli di fiori e piante in vetro, unici al mondo, impressionantemente realistici al punto da sembrare appena colti e nell’atto della fioritura, realizzati tra il 1886 ed il 1896 da due abilissimi artigiani del vetro, Leopold e Rudolf Blaschka, padre e figlio, di Dresda.

Glass Flowers Gallery

Glass Flowers Gallery

Glass Flowers Gallery

Glass Flowers Gallery, particolari

Una stupefacente collezione di ben 4000 pezzi che rappresenta circa 830 specie di piante “viste” nelle loro differenti sezioni con l’aggiunta di alcuni esemplari di insetti.

Si rimane sorpresi, al termine della visita, nel constatare che ad oggi nessun artigiano al mondo sarebbe in grado di riprodurli con la stessa tecnica, i cui segreti non furono mai rivelati dai Blaschka.

Glass Flowers Gallery, la sala

Glass Flowers Gallery, la sala

Da non perdere a Boston: MIT List Visual Arts center

Al ‪MIT‬, il Massachusetts Institute of Technology, di Cambridge le parole d’ordine sono innovazione, tecnologia e tanta, tantissima arte, soprattutto accessibile a tutti!

MIT List Visual Arts center, la più grande raccolta di arte pubblica degli USA

MIT List Visual Arts center, la più grande raccolta di arte pubblica degli USA

Non é da meno MIT List Visual Arts Center, un innovativo museo d’arte moderna situato all’interno del complesso legato all’Institute of Tecnology (fermata metro red line Kendall/MIT), che oltre a presentare mostre temporanee di artisti emergenti riunisce la più grande raccolta di arte pubblica (gratuita) degli Stati Uniti, basterà richiedere la mappa all’ingresso e seguire le indicazioni per scoprire le più incredibili installazioni artistiche del paese.

Da non perdere a Boston: MIT List Visual Arts center

Da non perdere a Boston: MIT List Visual Arts Center

Da non perdere a Boston: MIT List Visual Arts center, public art

Da non perdere a Boston: MIT List Visual Arts center, public art

MIT List Visual Arts Center, public art, Sol LeWitt

MIT List Visual Arts Center, public art, Sol LeWitt

Qualche dubbio sul perché Cambridge sia una delle cittadine universitarie più amate ed ambite dai giovani di tutto il mondo?

Non solo un’ottima istruzione ma anche un ambiente stimolante che favorisce interazione, ispirazione e creatività.

 

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